Una sola padrona: Mikaela Shiffrin. L'americana ha dominato il gigante di Courchevel, staccando di 99 centesimi la francese Tessa Worley. Grande impresa di Manuela Moelgg, terza dopo la prima manche, che conquista un altro podio: un terzo posto un pizzico amaro, per quel distacco di due soli centesimi dalla seconda piazza. Seconda frazione negativa per Marta Bassino: aveva chiuso la prima al secondo posto, si è piazzata ottava.
Dopo le due vittorie di Viktoria Rebensburg sulle piste di Solden e Killington, in Francia dà spettacolo la solita Mikaela Shiffrin, che trionfa grazie a due manche da favola che le permettono di conquistare il gradino più alto del podio col tempo di 2'02”40. Nella prima manche delle 10.30 l'americana era riuscita a chiudere in testa con un tempo di 1’01″30, offrendo una prestazione sopra le righe se si pensa che nell'ultimo week end aveva dato forfait in Val d'Isere. Dopo essere andata liscia nella prima parte del tracciato, è andata come un razzo nel finale andando a prendersi il tempo migliore.
Dietro alla campionessa in carica e leader della classifica generale di Coppa del Mondo si inserisce la padrona di casa Tessa Worley (2'03”39). Benissimo anche Manuela Moelgg, terza a 74 centesimi dopo la prima manche e terza anche dopo la seconda, chiudendo con uno scarto di 1'01 dalla Shffrin e di due centesimi dalla Worley. L'azzurra ha gareggiato con un'infiltrazione per i recenti dolori alla schiena.
Maluccio, invece, Marta Bassino, che dopo aver chiuso come seconda a 51 centesimi nella prima discesa perde tutto il suo vantaggio andando a posizionarsi ottava nella classifica finale. Brave e combattenti Lara Gut (2'04”27) e la 25enne francese Adeline Baud Mugnier (2'04”07), ai piedi del podio. Da segnalare la brutta prova di Viktoria Rebensburg: discesa poco fluida, lenta e senza il ruggito che le aveva permesso di raggiungere nelle prove precedenti il primo posto nella classifica dello Slalom gigante.
La prima azzurra a scendere in pista è stata Irene Curtoni, che con la seconda discesa è arrivata a 2'04”93 chiudendo diciannovesima. Il suo commento: “Non mi sembra di avere fatto grossi errori, ma ho perso ancora tanto terreno nell’ultimo intermedio. Sento di avere nelle gambe una posizione migliore”.
La carica agonistica ha dato a Sofia Goggia la forza per gareggiare nonostante la lussazione al dito dopo l'errore in prima manche, costatole la necessità di scendere con una vistosa fasciatura rigida alla mano sinistra: 2'04”72 e sedicesima posizione. L'atleta: “In gigante non ci sono ancora. Ho bisogno di allenamento che ancora non ho fatto: un po' per l'uscita a Soelden e poi c’è stata tanta velocità. La forma arriverà più avanti. La mano è un pochino dolorante ma non ha dato fastidio”.
Non ha preso parte alla seconda manche la sfortunata Federica Brignone. L'atleta milanese è caduta a causa di un rimbalzo a metà pista, ma fino a quel momento era riuscita a mantenere minimo il distacco da Shiffrin: “Ho preso un rimbalzo e mi ha buttato in aria, ho preso una piccola botta, niente di grave. Peccato, mi sentivo bene. Qui a Courchevel è destino che non riesca a fare risultato”.