Qualcosa si muove e non poteva essere altrimenti. Le parole di Luciano Spalletti hanno trovato la sponda in Walter Sabatini, che da tempo non usciva allo scoperto sui piani dell'Inter che verrà. D'altronde Spalletti ha detto una cosa precisa e importante: sia lui che i tifosi si aspettano chiarezza dalla società in chiave mercato. Cosa vuol dire? Significa che il tecnico si aspetta che il club dica a chiare lettere quali siano le possibilità effettive nella finestra di gennaio, senza illudere nessuno. Non vuole rimanere scottato come la scorsa estate, quando si aspettava un mercato diverso. Va detto che i paletti del Financial Fair Play ci saranno anche a gennaio e quindi è chiaro che non ci si potrà spingere oltre ad un certo limite. Ma qualcosa si muove, come detto. E la prima pedina che potrà essere utilizzata è quella di Joao Mario, che vuole giocare: uno scambio di prestiti con un top club potrebbe essere il primo movimento. Sullo sfondo, intanto, si fa sempre più concreta la pista che porta a De Vrij, in scadenza con la Lazio. "Rinnovo? Non so", ha risposto il difensore, aprendo ufficialmente il caso con la società biancoceleste.
Gennaio si avvicina e le parole pesano. "Joao Mario sta manifestando disagio, vuole giocare con più continuità". Sabatini l'ha detto chiaro, Spalletti ha confermato invece che "il portoghese non mi ha mai chiesto la cessione e si allena benissimo". Il malessere c'è ed è evidente, si porta dietro i sogni mondiali e la possibile convocazione in nazionale da non perdere. Ma anche il peso di un cartellino strapagato nel 2016, circa 50 milioni. La porta è aperta, e potrebbe essere girevole: fuori Joao Mario, dentro un altro trequartista. Magari uno che incida di più sulla partita e in zona gol, che abbia caratteristiche differenti.
E allora si registrano gli interessi per nomi più o meno caldi. Il primo, come sempre, è quello di Javier Pastore. Negli scorsi giorni il ds del Psg ha detto: "Ci sono sempre tre parti da considerare: il club, il giocatore e il mercato". Come a dire: se arriva l'occasione e il giocatore chiede la cessione, si può fare. E Parigi potrebbe essere una destinazione gradita da Joao Mario, nonostante anche lì dovrebbe lottare non poco per un posto da titolare. Stesso discorso per Mkhitaryan, che ha perso posizione nelle gerarchie di Mourinho. Ha voglia di essere più protagonista, ci sono le voci su un arrivo futuro di uno tra Hazard o Griezmann: l'armeno ha capito che il suo tempo allo United sta finendo. Anche in questo caso l'unico modo per mettere le mani su di lui è quello del prestito o dello scambio di prestiti, sempre con Joao Mario.
Poi ci sono i nomi "cinesi". Che poi cinesi non sono, essendo brasiliani. Si tratta di Ramires, 30 anni, e Alex Teixeira, 27, i due giocatori dello Jiangsu Suning. L'ex Chelsea sarebbe perfetto per lo scacchiere di Spalletti, l'incursore che cercava. Sabatini ha detto che le loro posizioni vanno valutate. Questo perché in Cina possono scendere in campo solo tre stranieri e nella rosa del club di Suning allenato da Capello ce ne sono cinque: Sainsbury (che l'anno scorso arrivò in prestito a gennaio all'Inter), Ramires, Teixeira, Roger Martinez e Moukandjo.
Più costosa la pista che accosta l'Inter a Simone Verdi, per il quale il Bologna non chiederebbe meno di 20 milioni e sul quale ha messo gli occhi anche la Roma. Il profilo, però, piace molto: è italiano, è ambidestro, può essere un'alternativa importantissima per gli esterni d'attacco e fa gol.
A volte un "non so" può dire tanto o dire niente. Stefan De Vrij, intercettato alla cena di Natale della Lazio, ha risposto con un "Non so" alla domanda sul suo rinnovo coi biancocelesti. Non è ancora arrivato, le trattative con Lotito non sono mai decollate. L'accordo, tacito, era quello di legarsi nuovamente alla Lazio con la garanzia di essere ceduto in estate. Un modo per permettere anche alla Lazio di non perdere il giocatore gratis. Ma le cose non sembrano, ultimamente, andare in questo senso, con il procuratore del giocatore che da settimane sta dialogando con l'Inter. Per i nerazzurri sarebbe un colpo eccezionale, soprattutto se a parametro zero.
Intanto, però, urgono rinforzi a gennaio. Un centrale di difesa per completare la rosa potrebbe arrivare, ovviamente in prestito. Ranocchia ha comunque dato garanzie negli impegni nei quali è stato chiamato in causa. Si è pensato anche ad una richiesta di Spalletti per quanto riguarda le fasce, ma sui terzini il tecnico ha frenato: "A sinistra ho usato Nagatomo e Santon e ho Dalbert da lanciare. A destra, oltre a D'Ambrosio, abbiamo Cancelo che è meraviglioso". I nomi fatti erano quelli di Emerson Palmieri e Daley Blind dello United. Sogni.