Vittorie per Atletico Madrid e Valencia nella 18esima giornata della Liga. E quella dei Colchoneros ha un sapore particolare: era la prima gara di Diego Costa al Wanda Metropolitano. L'attaccante non ha deluso, andando in gol nel 2-0 al Getafe, ma il suo temperamento lo ha tradito: già ammonito, è stato espulso per eccesso di esultanza. Tre punti anche per il Valencia in rimonta col Girona. Perde invece il Siviglia di Montella: derby al Betis per 5-3.
Dal primo minuto, in campo Diego Costa per l’Atlético, nessuna novità per il Getafe: confermati Angel Rodriguez e Jorge Molina in avanti. Al fischio d’inizio i padroni di casa partono aggressivi, il Getafe prende le misure e con Ndiaye prova il tiro insidioso parato da Oblak. Ci pensa Angel Correa che punta la porta e piazza il gol che sblocca la partita al 18’, 1-0 per l’Atletico Madrid. Tanti ammoniti nella prima frazione di gioco con la squadra di Simeone avanti di un gol. Nella ripresa ci pensa Diego Costa a sigillare il risultato: Vrsaljko serve l’assist per l’attaccante che spiazza il portiere e segna il 2-0 al 68’. Eccesso di esultanza per Costa, già ammonito, che corre tra gli spalti ad abbracciare i tifosi: rimedia il secondo cartellino giallo del match ed espulsione: Atletico Madrid in 10 uomini. Termina senza colpi di scena la partita, croce e delizia nel ritorno di Diego Costa.
Senza lo squalificato Simone Zaza il Valencia fatica ma conquista tre punti contro un Girona davvero insidioso. Subiti pericolosi gli ospiti che a più riprese si fanno avanti senza paura. All’8’ è Portu a segnare la rete dell’1-0 per i suoi: colpo di testa da centro area servito da Johan Majica, ed è gol. Fa tutto il Girona, con l’autorete di Jonas Ramalho al 27’ che regala il pareggio ai pipistrelli: 1-1. Il secondo tempo si apre con il rigore a favore del Valencia: atterrato Jose Gaya in area. A batterlo Daniel Parejo che dal dischetto segna il gol al 48’ e porta in vantaggio i suoi. I pipistrelli conquistano la vittoria al Mestalla e restano in scia secondo posto in classifica a -2 dall’Atletico Madrid.
La raffica di emozioni comincia al 1'. Al Betis bastano 22" secondi per passare in vantaggio con Ruiz che scarica in porta dai 25 metri il suo primo pallone toccato. Dopo l'avvio choc il Siviglia ci mette qualche minuto per metabolizzare l'accaduto, ma poi entra in partita e il primo pareggio non tarda ad arrivare. Al 12" è già 1-1: punizione velenosa di Escudero, deviazione di Ben Yedder che sorprende Adan e ristabilisce l'equilibrio. La gara a questo punto è già bellissima, ritmi alti e tante occasioni da rete. Il pallino del gioco sembra essere nelle mani del Siviglia, ma è ancora il Betis a passare. Al 21' Joaquin batte una punzione dalla destra e mette il pallone sulla testa di Feddal che fa 1-2. A difensore centrale risponde difensore centrale. Nell'altra metà campo, nuovamente sugli sviluppi di un calcio da fermo, è Kjaer a colpire al 40' per il 2-2 dell'intervallo.
Nella ripresa il Betis entra in campo con una marcia in più. Guardado al 49' centra in pieno il palo e fa le prove generali per la formazione di Setien che poco dopo colpirà con un uno-due micidiale. Al 63' Durmisi sorprende alle spalle Corchia e si trova tutto solo davanti a un Sergio Rico che non può nulla. Passano due minuti e il Betis cala il poker: discesa di Tello che salta l'uomo e verticalizza per Leon. L'attaccante è freddo nello spedire in buca d'angolo il pallone battendo ancora il portiere del Siviglia. Finita? Assolutamente no. La squadra di casa torna ad infiammare il pubblico del Sanchez-Pizjuan al 67' quando Lenglet arricchisce l'elenco dei difensori marcatori siglando il 3-4 sugli sviluppi di un calcio di punizione. A questo punto si gioca ad una porta sola, quella del Betis. Montella manda dentro Muriel e Sarabia, il Siviglia attacca a testa bassa e alza la voce per protestare per due rigori non concessi a Correa e Kjaer. L'assedio finale però non serve a nulla. Il Betis si difende e all'ultima azione (95') chiude i giochi in contropiede con Tello.
Passa in rimonta l'Eibar sul campo del fanalino di coda Las Palmas. Padroni di casa avanti al 32' con un rigore trasformato da Viera. Incassato il gol, la squadra di Mendilibar prova a fare la partita, ma sembra non ottenere nulla di più di una sterile supremazia territoriale. Con il Las Palmas barricato in difesa e attento a non concedere varchi, all'Eibar serve una palla inattiva per trovare il pareggio. Al 73', sugli sviluppi di una punizione battuta dalla trequarti, Charles riesce a servire ad Orellana il pallone dell'1-1. Passano quattro minuti e arriva anche il gol vittoria: cross dalla sinistra di Cote, testa di Enrich e Chichizola non può far altro che guardare il pallone insaccarsi vicino al palo alla sua destra. Nel finale non succede più nulla. L'Eibar passa 2-1 e continua a sentire profumo d'Europa, il Las Palmas è sempre più nei guai.