Adesso ci siamo: la Juve ha ufficialmente dato il via all'operazione che porterà Emre Can in bianconero. Non adesso, ma a giugno. Marotta e Paratici hanno aspettato la settimana della sosta di campionato per avvertire, come da prassi, il Liverpool non solo dell'interesse per il giocatore, ma anche dell'intenzione di contattarlo per discutere l'offerta. Che, in sisntesi, si baserà su un contratt quinquennale a 5 milioni di euro più bonus a stagione.
Insomma, se è vero che da una parte la Juve ha messo via l'idea di portare subito Can in Serie A, dall'altra lo è altrettanto che si tratta solo di un approdo rimandato all'estate. D'altronde, la cessione di Coutinho al Barcellona ha di fatto costretto i Reds a chiudere il mercato in uscita per evitare rivolte dei tifosi. Senza contare che il nazionale tedesco non avrebbe comunque potuto essere schierato in Champions League. Dunque, toccherà aspettare ancora qualche mese, ma l'operazione, più che avviata, andrà a buon fine. Nel frattempo, seconda quanto rivela il Corsport, a Torino avrebbero messo gli occhi su un altro centorcampista top della Premier League.
Si tratta di quel Mesut Ozil che ha tante cose in comune con Can. Le origini turche, il ruolo, la nazionale tedesca, ma anche il fatto di essere in scadenza di contratto a giugno. Caratteristica, questa, a cui la Juve è sempre molto attenta. Di sicuro Ozil lascerà l'Arsenal a fine stagione, ma il pericolo per la Signora è che prima di quella data possa essere ceduto per fare cassa dai Gunners. Ci sarebbe già un'offerta del Manchester United da 40 milioni di euro. Se però Wenger dovesse chiudere le porte, allora i bianconeri potrebbero mettersi in concorrenza diretta per provare a convincerlo a venire in Italia.
Mosse, queste, che confermano come sia il centrocampo il reparto che necessita dei maggiori ritocchi. Perché se Pjanic è una garanzia anche per il futuro e Matuidi lo è per il presente, i continui problemi fisici di Marchisio e le sirene americane di Khedira lasciano ad Allegri ben poche alternative in caso di squalifiche o infortuni. Can, insomma, da solo non basterà e sicuramente ci sarà bisogno di un altro interprete del ruolo.