"Quando avevo il cancro, un giorno Messi mi disse di non farmi più vedere, di non mandare video perché danneggiavano la squadra". Le parole riportate dai media dopo l'intervista rilasciata da Éric Abidal a Canal +, con la quale l'ex terzino francese del Barcellona ha ricordato il periodo più difficile della sua vita (caratterizzato dalla lotta per un tumore al fegato, per il quale si rese necessario anche un trapianto, ndr), sono state decisamente amplificate dalla stampa. Finendo inevitabilmente per distorcere il reale pensiero del francese.
Con l'ex compagno di nazionale Olivier Dacourt, Abidal ha ripercorso quei mesi terribili, quando era arrivato a sembrare "un cadavere che camminava". In particolare, Abidal ha voluto raccontare di quando mandò un video di incoraggiamento ai compagni, provocando una forte reazione nello spogliatoio del Barça. "Nel video dissi ai miei compagni di non preoccuparsi per me perché era come se fossi lì con loro - ha detto a Canal + -. Messi mi rispose di non mandarne più perché così facendo ottenevo un effetto contrario. Invece che caricarli, li facevo soffrire". Un messaggio ben diverso da quello apparso su molti media, che hanno fatto apparire Messi come un insensibile, tanto insensibile da voler 'isolare' un compagno gravemente malato pur di non danneggiare i risultati sportivi della squadra. Niente di più diverso dalla realtà. Probabilmente, l'esatto opposto.