Premier: sorride solo il City, Chelsea e United ko

Citizens in vetta a +15: il Tottenham non lascia scampo a Mou, crollo Blues col Bournemouth 

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Il City supera il Wba in una partita mai in bilico e scappa a +15: Fernandinho (19’), De Bruyne (68’) e Aguero (89’) firmano il 3-0 nella 25ª giornata di Premier League. Sprofonda lo United, superato dal Tottenham a Wembley grazie a Eriksen (1’) e a un’autorete di Phil Jones (28’). Gli Spurs accorciano sul Chelsea che crolla sotto i colpi del Bournemouth trascinato da Wilson (51’), Stanislas (64’) e Akè (67’).

CHELSEA-BOURNEMOUTH 0-3
Il Chelsea torna in campo dopo il convincente tris in FA Cup contro il Newcastle. Conte deve rinunciare a Luiz, Willian e Morata; l’attacco è affidato a Barkley e Pedro schierati alle spalle di Hazard. Allo Stamford Bridge ci si potrebbe aspettare un Bournemouth unicamente attendista, invece sono proprio gli uomini di Howe a cercare con maggior precisione il vantaggio: Ibe chiama in causa a più riprese Courtois, mentre ai Blues manca il guizzo negli ultimi metri con Alonso, Hazard, Cahill e Pedro che faticano a trovare lo specchio della porta. Dopo un primo concluso a reti inviolate la squadra di Howe a inizio ripresa riesce anche a sbloccare l’incontro: Ibe trova Wilson che dal cuore dell’area di rigore trafigge Courtois. Al 51’ il gol degli ospiti fa tremare Stamford Bridge e la squadra di Conte perde completamente la bussola: ha vita facile il Bournemouth con Stanislas che al 64’ arriva a tu per tu con il portiere belga battendolo con un colpo d’esterno. Pochi giri di lancette con i Blues alle corde e arriva anche il tris grazie ad Akè: al 67’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo trova il guizzo giusto per chiudere definitivamente i giochi. Il Chelsea prova la reazione, ma è troppo tardi. È notte fonda a Stamford Bridge con la classifica che inizia ad accorciarsi pericolosamente.

EVERTON-LEICESTER 2-1
Uno straordinario Walcott cambia la direzione dei campionati di Everton e Leicester: la squadra di Allardyce rialza la testa dopo un periodo no che andava avanti da prima di Natale, quella di Puel mette fine a una striscia positiva inaugurata dai Foxes con il nuovo anno. Al 25’ e al 29’ la difesa del Leicester si dimentica colpevolmente di Walcott e l’Everton può tornare a sorridere. Vardy suona la carica al 71’ trasformando in calcio di rigore procurato da Ndidi, ma è troppo tardi e l’Everton può festeggiare.

NEWCASTLE-BURNLEY 1-1
In un periodo turbolento in casa Newcastle la squadra di Benitez va avanti a fiammate contro un Burnley in crisi nera. L’occasione più ghiotta nel primo tempo è sui piedi di Joselu, che si incarica di battere il calcio di rigore dopo che Bardsley aveva atterrato Kennedy: Pope intercetta la conclusione nell’angolino in basso e blocca la partita. Le reti tutte nella ripresa: un colpo di testa di Lascelles al 65’ illude la squadra di Benitez, Vokes all’85’ da distanza ravvicinata sfrutta le sue doti aeree per riportare il match in equilibrio.

SOUTHAMPTON-BRIGHTON&HOVE ALBION 1-1
È un Southampton a vocazione offensiva quello che scende in campo al St.Mary’s Stadium: la squadra di Pochettino macina gioco e arriva spesso al tiro, ma a passare in vantaggio è il Brighton al 14’ per un rigore ingenuamente concesso da Hoedt. Murray non sbaglia dagli undici metri, ma nella ripresa la musica cambia e Stephens al 64’ firma l'1-1.

MANCHESTER CITY-WBA 3-0
I Citizens non concedono nulla all’Etihad e già nel primo tempo le sorti dell’incontro sono chiare: Silva e De Bruyne scaldano i guantoni di Foster, poi ci pensa Fernandinho al 19’, con un diagonale di prima intenzione su suggerimento splendido di De Bruyne, a regalare il vantaggio che vanifica l’impostazione di gara del Wba. Il ritmo del City è incessante e ancora uno scantinato De Bruyne cerca il raddoppio in due occasioni, gli ospiti non danno la sensazione di poter reggere ma la squadra di Guardiola procede con un possesso palla continuo affondando raramente il colpo. Non cambia nulla neanche nella ripresa: il Wba non arriva mai alla conclusione e i Citizens possono amministrare senza fretta. Al 68’, in una partita già da incorniciare, De Bruyne si regala anche la ciliegina sulla torta e trova il raddoppio partendo dal break a centrocampo, lo scambio con Sterling taglia fuori la rincorsa dei difensori e la conclusione mette in ghiaccio una partita mai in discussione. C’è tempo ancora per il gol di Aguero che con un lob all’89 fissa il definitivo 3-0.

TOTTENHAM-MANCHESTER UNITED 2-0
A Wembley i Red Devils cadono con poche attenuanti. Passano solo 10” ed Eriksen va in rete a tempo di record approfittando di un’amnesia della retroguardia di Mourinho: lancio lungo dalla difesa per aprire i giochi e conclusione di mancino che non lascia scampo a De Gea. Lo United sbanda pesantemente e fatica a entrare in partita. La reazione d’orgoglio porta a poco e ad affondare il colpo è ancora una volta la squadra di casa: al 28’ Phil Jones sente alle sue spalle Kane appostato a pochi passi dalla porta e con un tentativo maldestro calcia nella propria porta. Gli spazi per il Tottenham diventano praterie dopo il raddoppio e Son spreca una ghiotta occasione concludendo dalla distanza invece di approfittare della superiorità numerica in ripartenza. Nel secondo tempo la reazione della squadra di Mourinho arriva, ma Sanchez e Lukaku faticano a trovare i varchi giusti. È il Tottenham ad andare vicino al tris con Davies, Eriksen e Kane, con De Gea che evita la disfatta per lo United. Per Mou la distanza dalla vetta cresce ancora e alle spalle la zona Champions inizia a farsi infuocata: gli Spurs volano a due punti di distanza dal Chelsea e a cinque dai Red Devils.

STOKE CITY-WATFORD 0-0
Stoke e Watford vanno alla disperata ricerca di una boccata d’aria pura per staccarsi dalla zona retrocessione, il risultato è una partita per larghi tratti bloccata con le due squadre schierate con moduli speculari e pronte ad affidarsi alle giocate delle prime punte Deeney e Diouf. Il Watford con Deulofeu in campo sembra crederci un po’ di più e cerca il vantaggio con Richarlison e Capoue, per i padroni di casa ci prova Shaqiri ma senza fortuna.

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