Partita da olimpiadi della noia all'Estadio Municipal de Butarque tra Leganés e Siviglia: finisce 1-1 grazie ai gol dell'ex Sampdoria e Udinese Muriel (21') e Siovas (56'). Il match di ritorno del 7 febbraio al Sanchez-Pizjuàn deciderà il nome della prima finalista, che sfiderà la vincente dell'altra semifinale tra Barcellona e Valencia.
Squadre molto guardinghe in avvio: colpo di testa di N'Zonzi al 4' e poco altro da segnalare. Col passare dei minuti i padroni di casa provano ad aumentare il ritmo, in particolare sulla destra dove Banega ha difficoltà a dare il raddoppio a Escudero. In compenso Sarabia è il più attivo tra gli uomini di Montella, ed al 15' il suo traversone non trova la deviazione vincente a due passi dalla linea di porta. E al 21' il Siviglia passa: filtrante di Sarabia per Muriel, che incrocia il destro e batte Champagne di precisione. Il gol galvanizza gli andalusi che non arretrano il baricentro, mentre i ragazzi di Garitano fanno fatica a costruire azioni pericolose. Sarabia è sempre una spina nel fianco, Amrabat non lo segue e Garcìa fa fatica nell'uno contro uno. Al 33' un errore in disimpegno regala una ghiotta occasione a Beauvue, che però calcia alle stelle, mentre al 40' un tiro con poche pretese di Correa viene deviato e finisce di poco a lato. E sul susseguente angolo Lenglet impegna Champagne.
Nella ripresa Garitano toglie Brasanac, ammonito, e inserisce Eraso: il Siviglia controlla senza troppi affanni, anzi sfiora il raddoppio al 52' ancora con Lenglet, il cui colpo di testa finisce alto da ottima posizione. E invece al 56' arriva il pareggio dei padroni di casa: campanile in area, Rico non riesce ad agguantare il pallone che invece “rimbalza” sulla testa di Siovas e termina in rete. La partita, in pratica, finisce qui: perché entrambe le squadre si accontentano del risultato e pensano soprattutto a non correre rischi. La girandola di cambi non modifica il copione della partita: la finalista si deciderà nella sfida di ritorno del 7 febbraio a Siviglia.