All'indomani della sospensione per la frase razzista riportata dai media inglesi ("stop all'arrivo dei calciatori africani, causa di caos e problemi, soprattutto fuori dal campo"), Tony Henry è stato licenziato dal West Ham. E' stato lo stesso club londinese, con una nota, a comunicare la decisione. "La nostra azione arriva dopo un'indagine completa e approfondita. Il West Ham United non tollererà alcun tipo di discriminazione" si legge.
La frase incriminata, secondo la difesa di Henry, si riferiva all'esperienza negativa avuta con Diafra Sakho, passato a gennaio al Rennes. Il 28enne attaccante è uscito allo scoperto su Snapchat, come riportato da Sportsmail, e ha attaccato duramente gli Hammers: "Mentono, dicono che il cattivo sono io perché ho carattere, sono un leone. Avevano paura e ora tutti vedranno perché ho voluto lasciare questo club, mostro a tutti i tifosi la verità: non vogliono giocatori neri. Andremo via tutti a uno a uno. Presto uscirà fuori la verità, credo nella giustizia".
Il West Ham ha comunicato il licenziamento di Henry attraverso una nota. "Il West Ham United ha terminato oggi il contratto del responsabile del mercato, Tony Henry, con effetto immediato a seguito dei suoi commenti inaccettabili che sono stati ampiamente riportati dalla stampa. La nostra azione arriva dopo un'indagine completa e approfondita. Il West Ham United non tollererà alcun tipo di discriminazione. La famiglia del West Ham United è una famiglia inclusiva in cui, indipendentemente da sesso, età, abilità, razza, religione o orientamento sessuale, tutti si sentono benvenuti e inclusi".