Gol e spettacolo nell'andata degli ottavi di Champions League tra Juventus e Tottenham. All'Allianz Stadium, i bianconeri di Allegri sono stati fermati sul 2-2 dagli Spurs dopo essere andati avanti di due gol con la doppietta di Higuain tra il 2' e il 9' su rigore. La reazione inglese però ha portato al gol di Kane al 35' e al pareggio su punizione di Eriksen al 71'. Rammarico Juve per il rigore fallito da Higuain nel recupero del primo tempo.
Un pareggio interno con tanti gol non è il massimo della vita. Lo sa Allegri, lo sanno i giocatori e anche i tifosi, niente di nuovo. Il 2-2 contro il Tottenham è un risultato scomodo e strano allo stesso tempo; un peccato, visto come si era messa la sfida in neanche dieci minuti, ma anche il minore dei mali a conti fatti dopo novanta minuti passati nella propria metà campo in balìa del palleggio avversario con energie al minimo e acciacchi al massimo. Non sarà facile a Wembley, dove la Juventus è obbligata a vincere o almeno a pareggiare segnando da tre gol in su, ma nemmeno impossibile contro la fase difensiva degli Spurs che ha mostrato più di una lacuna.
Il maggiore alleato di Allegri in questo caso è il tempo. La gara di ritorno è in programma il 7 marzo e, scongiuri a parte, la Juventus recupererà giocatori chiave come Matuidi, Lichtsteiner e Dybala, smaltendo gli acciacchi che hanno frenato le prestazioni di Khedira e Mandzukic. Uno spiraglio per sperare nell'impresa in terra di Sua Maestà e invertire un trend con le inglesi decisamente negativo. Quel che è certo è che a prescindere dagli uomini a disposizione del tecnico, ci vorrà una Juventus diversa, più decisa e convinta nei duelli in mezzo al campo e coraggiosa nell'aggredire l'avversario. Senza l'inizio da favola firmato da Higuain, che tra il 2' e il 9' ha firmato la doppietta più veloce di sempre di uno juventino in Champions, saremmo qui a raccontare un finale diverso. Il Pipita, bravo a sfruttare uno schema su punizione di Pjanic dopo ottanta secondi girandolo al volo in porta, e lucido dal dischetto per il raddoppio, ha trascinato i suoi fornendo quella prova di carattere fuori dall'Italia che in molti gli chiedevano, ma ha lottato a lungo in solitario.
Vuoi per il palleggio di Dembelé ed Eriksen, vuoi per l'eccessivo timore nei confronti di Kane e Alli nei pressi dell'area di rigore, a larghi tratti la sfida si è svolta nella parte di campo bianconera, con una manovra inebriante e tecnica degli Spurs che ha fatto capitolare la quasi imbattibile difesa della Juventus. Prima la super parata di Buffon al 26' sul colpo di testa a colpo sicuro di Kane, poi la deviazione in angolo del portiere bianconero sempre sull'attaccante inglese che, al terzo tentativo e imbeccato in profondità da Alli, lo ha dribblato e infilato. Una supremazia territoriale e tecnica che ha però lasciato spazio al più classico degli "sliding door" calcistici. Minuto 46, contropiede di Douglas Costa e rigore procurato da Aurier; dal dischetto ancora il Pipita che stampa il destro di rabbia sulla traversa.
Dal possibile 3-1 al 2-2 il passo è stato piuttosto breve, quasi una logica conseguenza di una partita passata comunque in sofferenza, anche dopo il pressing aumentato nella ripresa e il baricentro alzato. Il miracolo di Lloris su Bernardeschi è stato un segnale che Eriksen ha tramutato poco dopo nel gol del raddoppio, beffando Buffon sul suo palo - e con una barriera piazzata male - direttamente su punizione. Un pareggio tutto sommato meritato, che chiama all'impresa la Juventus ma che non chiude i giochi anzitempo. Con coraggio e incoscienza, tutto ciò che è mancato allo Stadium, niente è impossibile.
Higuain 7 - Il rigore sbagliato sporca in maniera indelebile una prestazione maiuscola. Fa reparto da solo, trova due gol e gioca per la squadra con sponde e falli subiti. I compagni però non gli stanno dietro come fanno di solito.
Eriksen 7,5 - Domina in mezzo al campo con il suo palleggio e le sue geometrie. Sforna assist ai compagni e firma con astuzia il gol del pari.
Buffon 5,5 - Il miracolo su Kane sembra il preludio a un'altra grande notte di Champions, poi qualcosa va storto. Due interventi sporchi e un errore evidente sulla punizione vincente di Eriksen incassata sul suo palo e con una barriera piazzata male.
Aurier 4,5 - Dalla sua parte la Juventus potrebbe sfondare come e quando vuole. Procura il rigore poi sbagliato da Higuain con un intervento scellerato.
Costa 5,5 - Ribadiamo il concetto, ma da un'altra inquadratura: quando parte sulla sinistra approfitta dei buchi lasciati da Aurier. Il problema è che lo fa due volte in novanta minuti: si prende un rigore e costringe a sfiorare l'autorete Vertonghen.
Kane 7 - Fa il centravanti, ma raccorda la manovra aprendo la difesa con i suoi movimenti. Vince la battaglia con Buffon infilandolo al terzo tentativo
JUVENTUS-TOTTENHAM 2-2
Juventus (4-2-3-1): Buffon 5,5; De Sciglio 5,5, Benatia 6, Chiellini 6, Alex Sandro 6; Khedira 5,5 (21' st Bentancur 5), Pjanic 5; Douglas Costa 5,5, Bernardeschi 6, Mandzukic 6 (31' st Sturaro 5,5); Higuain 7. A disp.: Szczesny, Rugani, Asamoah, Marchisio, Muratore. All.: Allegri 5,5.
Tottenham (4-2-3-1): Lloris 6,5; Aurier 4,5, Sanchez 6, Vertonghen 6, Davies 5,5; Dier 6, Dembelé 6,5; Eriksen 7,5 (46' st Wanyama sv), Alli 6,5 (37' st Son sv), Lamela 6,5 (43' st Lucas sv); Kane 7. A disp.: Vorm, Trippier, Sissoko, Llorente. All.: Pochettino 6,5.
Arbitro: Brych
Marcatori: 2' Higuain (J), 9' rig. Higuain (J), 35' Kane (T), 26' st Eriksen (T)
Ammoniti: Benatia, Higuain, Bentancur (J); Davies, Aurier (T)
Espulsi: nessuno
Note: 46' Higuain (J) colpisce la traversa su rigore