Non è arrivata nessuna medaglia per l'Italia dalla discesa maschile. "Peccato non essere sul podio", questo il commento amaro di Domik Paris che si è dovuto accontentare del quarto posto. L'azzurro ha chiuso a 36 centesimi dal podio: "Ho dato il massimo e ho provato di tutto, nella parte centrale ho sbagliato un po' una curva e mi sentivo lento, il resto era buono. Voglio vedere al video quanto ho perduto in termini di centesimi". Ora bisogna guardare avanti: "In vista del Super G bisogna continuare ad andare al limite, magari ci saranno più dossi e sarà lungo, ma la neve è facile e quindi bisognerà rischiare al massimo. La pista oggi non era troppo difficile, ma quando è così diventa ugualmente difficile perché devi essere sempre preciso".
Delusione anche per Peter Fill, sesto, che non era al meglio: "Ho sbagliato l'uscita alla Dragon Valley, ho preso buco e mi sono trovato a due metri e mezzo dal palo, lì ho perso quattro decimi. Forse di testa non ero tranquillo per il dolore al ginocchio sinistro, ho gareggiato con un'infiltrazione. Ci vuole anche un po' di fortuna. Questo risultato rispecchia comunque i valori della stagione".
"Guardando i tempi, dal mio pettorale 18 in avanti sono stato il più veloce, ma ho visto che le condizioni stavano cambiando e non c'erano più possibilità di fare un bel risultato". Christof Innerhofer ha commentato così la sua prova olimpica di discesa libera ai Giochi di PyeongChang conclusa con un 18° posto. "Quando ho visto il tempo finale non ci credevo, perché nei giorni un po' di tempi veloci li avevo fatti - ha ammesso l'azzurro - Mi sembrava di avere fatto solamente un paio di piccolissimi errori che non facevano perdere troppo tempo. L'importante era spingere le curve che erano da spingere, tuttavia ho sentito che la velocita' non era quella dei gironi precedenti e gli sci non mi spingevano fuori dalle curve come in passato".
Paris: "Peccato non salire sul podio, mi sentivo lento"
Fill: "Ho corso con un'infiltrazione, non ero tranquillo"
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