Una vittoria contro il Verona per scavalcare l'Inter e riprendersi il quarto posto. Simone Inzaghi chiede ai suoi la svolta dopo un periodo no. "Un'occasione unica, insieme alla Juve e al Milan siamo gli unici ancora in corsa su tutti i fronti - ha detto in conferenza stampa - Per tornare a vincere dobbiamo tornare a dare il 120%. Non cambio modulo". Sui mugugni dentro lo spogliotoio: Mugugni non ci sono stati, sono stati scritti e letti".
Inzaghi spiega la sua ricetta per uscire da questa mini-crisi. "Abbiamo capito che dobbiamo dare il 120% in tutte le partite, forse eravamo abituati in un determinato modo, gli avversari ora sono maggiormente stimolati a giocare contro una Lazio così. Sono molto fiducioso, a Bucarest ho visto la squadra fare tutto quello che avevo chiesto. A volte, senza i risultati, può mancare la tranquillità per fare l'ultima giocata giusta. Tutti passano un momento così, forse meglio averlo passato ora che tra due mesi. Siamo ancora in corsa per tutti gli obiettivi, domani dobbiamo tornare a vincere".
Il modulo è una certezza e non si tocca. "Il modulo è una delle mie certezze, guardando gli ultimi risultati magari uno potrebbe pensare di cambiare. Ma non mi è mai venuto in mente di cambiare qualcosa che sta andando bene. Il modulo non lo cambio, sto pensando alle mosse, abbiamo provato diverse soluzioni. Sono arrivate delle sconfitte consecutive, meglio ora che dopo".
La difesa è finita sul banco degli imputati. "Sicuramente stiamo commettendo qualche errore di troppo dietro. Eravamo il migliore attacco, poi la Juve ci ha superato. Giochiamo un calcio d'attacco, dovremo cercare di limitare i gol subiti. In un momento in cui va tutto storto non bisogna parlare di un reparto o dell'altro. Cercheremo di tornare quelli di un mese fa".
Guai a sottovalutare la squadra di Pecchia. "Il Verona ha vinto 4-1 a Firenze, è una squadra organizzata, con un allenatore esperto. Dovremo fare una partita di sostanza, concentrati, abbiamo visto che nessun avversario regala niente. Davanti ai nostri tifosi dobbiamo fare bene, volevo ringraziarli pubblicamente, erano tanti a Napoli e a Bucarest, ci hanno salutato alla fine nonostante i ko. Hanno visto, soprattutto in Romania, che la squadra ha cercato di pareggiare con tutte le forze, poi le partite sono fatte di episodi e per noi sono stati tutti sfavorevoli".
Inzaghi nega presunti malumori all'interno dello spogliatoio (Nani in particolare). "Mugugni non ci sono stati, sono stati scritti e letti. Solo con Felipe Anderson c'è stato un chiarimento immediato, sono stato contento della sua prestazione di giovedì, sarà protagonista nelle prossime partite. Essendo in squadre importanti è normale ci sia la concorrenza, di volta in volta sceglierò gli uomini migliori".