Sofia, Arianna, Michela: il volto olimpico dell’Italia è donna. Hanno una marcia in più e da PyeongChang hanno fatto emozionare un Paese intero. Le ragazze-donne azzurre hanno preso il testimone di Federica Pellegrini e hanno colorato di rosa (azzurro) questo mese di febbraio. Determinate come non mai, con un carattere da vendere, non hanno tradito le attese. Erano le favorite e non sono state schiacciate dalla pressione. Goggia, Fontana e Moioli: tutte e tre alle prese con il loro primo oro olimpico. Tre imprese diverse e tutte stupende.
Ad aprire le danze è stata Arianna Fontana che, da portabandiera, ha indicato la via. Capitana della spedizione e vera condottiera: 164 cm di grinta e un sorriso da bambina. Con il suo oro nei 500 metri, short track la specialità, ha tolto la pressione alle altre. Pressione per la medaglia dal metallo più prezioso che mancava da 8 anni, parliamo di Razzoli a Vancouver 2010. Poi anche l'argento nella staffetta e la carta dei 1000 ancora da giocare come ciliegina sulla torta.
Ha ispirato Michela Moioli che con il suo snowboard ha tagliato il traguardo davanti a tutte. Anche la sua una storia da raccontare: dall’infortunio all’olimpo. Le donne sanno soffrire e sanno rialzarsi. È successo anche a Sofia Goggia, anche lei vittima di un infortunio in passato e reduce dalla fresca delusione del Super G. Rabbia trasformata in energia positiva. Ed ecco l’impresa più bella. Era chiamata a salvare l’Italia dello sci e con questo fardello sulle spalle è stata perfetta. Sempre con il sorriso, accento bergamasco marcato e ironia da vendere, tanto da definirsi "befanona". Tre ori, tre donne che sorridono e hanno dato una lezione ai maschietti. Non ce ne vogliano Pellegrino, Windisch, Hofer e Tumolero, ma le protagoniste sono loro. Donne da copertina.
A loro bisogna aggiungere anche Federica Brignone con il suo bronzo pesante nel gigante; Lucia Peretti, Cecilia Maffei e Martina Valcepina con l'argento condivisio con la Fontana nella staffetta short track; Lisa Vittozzi e Dorothea Wierer di bronzo nella staffetta mista di biathlon.
La forza delle donne: Fontana, Moioli e Goggia
Hanno una marcia in più: la copertina è tutta loro
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