Due corpi, uno davanti all'altro. Uno che guida l'altro fino a fondersi, per qualche decina di secondi, in un'unica anima pronta a tutto per salire sulla vetta del pianeta. Giacomo Bertagnolli (a sinistra nella foto), nato a Cavalese il 18 gennaio 1999, è una delle grandi realtà della spedizione azzurra alle Paralimpiadi invernali. Atleta ipovedente dalla nascita a causa di un'atrofia del nervo ottico, per gareggiare (nella categoria B3) ha bisogno di una guida (Fabrizio Casal, suo coetaneo e grande amico) che scia davanti a lui: "Io vedo i pali soltanto all'ultimo istante e più vado veloce, più per me è difficile distinguerli - spiega Bertagnolli a Sportmediaset.it -. Abbiamo un auricolare Bluetooth in entrambi i caschi e questo ci permette di comunicare. Così posso dire a Fabrizio se deve rallentare o andare più veloce, mentre lui può indicarmi in tempo reale le caratteristiche della pista, se ci sono dossi, etc...". Vederli scendere insieme, considerate queste condizioni, è letteralmente impressionante e chiunque può rendersene conto guardando il nostro video pubblicato qui sotto.
La coppia, ambiziosa e talentuosa a dire poco, nel 2017 ha vinto l'oro in Supercombinata ai Mondiali di Tarvisio oltre a un argento nello Slalom gigante e un bronzo nel Super G. A PyeongChang, dove sono arrivati oggi, l'obiettivo è chiaro: "Ci siamo preparati bene e sono tranquillo - ci racconta -. Sono pronto tecnicamente e mentalmente. Voglio tornare a casa con una medaglia d'oro". Bertagnolli parteciperà a tutte e 5 le discipline dello sci alpino. "L'altro obiettivo - spiega - è vincere più medaglie possibili. Io vado sempre per step: due anni fa l'obiettivo era vincere in Coppa del Mondo e ce l'abbiamo fatta, l'anno scorso volevamo vincere i Mondiali e ce l'abbiamo fatta. Ora ci sono le Olimpiadi...". Una passione e una determinazione che nascono da dentro: "La motivazione? Io voglio sempre migliorarmi. Non riesco mai a fermarmi, non voglio accontentarmi. Ho voglia di spingermi oltre...".