Mino Raiola è nel mirino del fisco olandese. Secondo Il Fatto Quotdiano è stata avviata in Olanda un'indagine amministrativa volta ad accertare la reale residenza fiscale del super-procuratore, oltre che ad analizzare i pagamenti effettuati dai club di calcio e definirne la natura, sotto il profilo fiscale, in merito alle prestazioni offerte da Raiola. L'agente però si difende: "Di questi accertamenti non so nulla, ho sempre lavorato correttamente".
"Di questi accertamenti fiscali non so nulla - spiega Raiola al Fatto Quotidiano - e comunque non mi preoccupano: ho agito sempre correttamente, rispettando le norme di qualsiasi paese in cui io abbia lavorato". In ballo, come detto, la residenza fiscale dell'agente italiano, trapiantato in Olanda ma che vive a Montecarlo: "Non sono cittadino olandese, ho la residenza nel Principato di Monaco, dove vivo, mentre in Olanda non ho alcuna società".
L'istruttoria in Olanda non è chiusa ed è ancora nella fase degli accertamenti. I funzionari stanno monitorando l'attività di Raiola relativa a tutti i trasferimenti per i quali ha svolto il ruolo di intermediario tra il 2014 e il 2017. Si parla di una cifra di 437 milioni di dollari mossa grazie ai trasferimenti dei giocatori assistiti di Raiola.
Il fisco olandese si è mosso anche perché spesso il procuratore è stato accostato alla Maguire Tax&Legal, società con sede nei Paesi Bassi: "Non ho legami con questa società, sono soltanto amico del proprietario. È uno studio tributario al quale si sono rivolti alcuni miei giocatori, ma non li ho obbligati io".