Non c'è pace per Yonghong Li e per il Milan. Come racconta la Gazzetta dello Sport, la Procura di Milano, per mano del sostituto procuratore Fabio De Pasquale, dopo aver aperto un fascicolo apposito, ha preso in consegna la relazione redatta dall'ufficio legale Fininvest, che spiega la trattativa che ha portato alla cessione del club. Nel mirino le caparre depositate da mister Lì per fare luce sulla provenienza e scongiurare l'ipotesi riciclaggio.
Nella scalata al Milan, Yonghong Li ha avuto la meglio sulla concorrenza di advisor come Sal Galatioto e Nicholas Ginkoff, due pezzi importanti nel mondo della finanza, ma la volontà della Procura è di ripassare al setaccio i mesi successivi all'entrata in scena del broker cinese, in modo tale da dare una tracciabilità ai soldi entrati in Italia tramite i bonifici arrivati da Credit Suisse per la prima parte, e dalle Isole Vergini Britanniche e Hong Kong per la seconda.
La chiusura della trattativa è arrivata grazie al prestito di 303 milioni di euro concesso dal fondo Elliott, ma è sulla parte fornita da Li che la Procura nella figura di De Pasquale vuole fare chiarezza per verificarne la provenienza lecita. Nel frattempo, il sostituto procuratore di Milano potrebbe essere impegnato tra rogatorie a Hong Kong e altre attività nel tentativo di ricostruire la vicenda per un fascicolo diventato un modello 44, con ipotesi di reato (riciclaggio) in evidenza.