Altra puntata del caso Younes-Napoli. Secondo il De Telegraaf non sarebbero i motivi famigliari alla base del rifiuto al trasferimento ai partenopei. Il quotidiano olandese ha ricostruito la vicenda e l'esterno d'attacco sarebbe rimasto "scioccato" dalla città e da un faccia a faccia con i camorristi. A gennaio, infatti, il tedesco era sbarcato in Italia per iniziare la sua avventura con la maglia azzurra, salvo poi tornare dopo pochi giorni in Olanda alla Ajax. Younes ha giudicato la cità povera e poco svillupata. Notizia, però, prontamente smentita dall'agente del tedesco: "Quanto scritto oggi in Olanda è di una falsità assoluta. La città di Napoli, la sua gente e la società stessa non meritano queste speculazioni".
Nicola Innocentin, procuratore di Younes, ha ripercorso il viaggio a Napoli del suo assistito: "Nei tre giorni in cui Amin è stato in Italia io sono stato sempre al suo fianco: posso garantire che lui è rimasto colpito dall'affetto della gente e che non ha avuto nessun problema neanche con Sarri, che si e' mostrato da subito disponibile al dialogo. Younes è tornato all'Ajax solo per motivi personali e dal 1 luglio sarà un nuovo giocatore del Napoli fino al 2023. Poi toccherà a lui decidere se rispondere o meno alla convocazione, con tutte le conseguenze del caso".
Sempre per il De Telegraaf anche il primo colloquio con Maurizio Sarri non sarebbe andato benissimo. Il tecnico non gli avrebbe garantito sin sa subito un ruolo centrale all'interno della squadra. Da qui la decisione di "scappare" per tornare in Olanda dove è finito ai margini. A giugno il Napoli lo aspetta, forte del contratto firmato, ma Younes pare non aver nessuna intenzione di tornare a Napoli.
L'avvocato del Napoli Grassani ha annunciato querela per l'articolo del De Telegraaf : "Credo che possano esserci estremi per una querela, sia da parte del Napoli che da parte del sindaco - ha detto il legale a 'Radio Marte' -. L’impatto di queste parole è troppo forte e non può essere ignorato".