La Imoco Volley Conegliano vola in finale al Mondiale per club dopo aver battuto le campionesse in carica del VakifBank Istanbul. La partita, splendida e durissima, è decisa al tie-break da una sensazionale Paola Egonu (per lei ben 39 punti): finisce 25-23, 20-25, 25-23, 21-25, 23-21. Ora le venete affronteranno l'Eczacibasi Istanbul, che stronca in cinque set il sogno dell'Agil Novara: 25-21, 23-25, 25-11, 23-25, 15-13 il punteggio.
C'era un incantesimo da sfatare, e una determinatissima squadra detentrice del titolo di campione del mondo da detronizzare. La missione giusta per una fuoriclasse assoluta come Paola Egonu, che contro lo spauracchio VakifBank mette in scena uno dei capolavori della sua carriera e porta per mano Conegliano alla finale di un Mondiale da cui le venete erano uscite con un piede e mezzo, dopo quattro set incredibilmente intensi e un tie-break dominato dalle avversarie, portatesi sul 10-5 e poi addirittura sul 14-10. Ma le bordate in successione della fuoriclasse di Cittadella sovvertono qualsiasi logica e regalano alla Imoco una gioia attesa da tre anni.
La partita è incredibilmente aperta e equilibrata, e lo si capisce immediatamente nel primo set: il secondo punto, quello dell'1-1 per le turche firmato Ognjenovic, arriva infatti dopo uno scambio eterno e una serie infinita di attacchi e salvataggi in extremis. In questa fase sono soprattutto Paola Egonu in attacco e Monica De Gennaro dietro a fare le fortune della Imoco. C'è anche un attacco out della temuta Haak per il +4 Conegliano, ma la giovane, bravissima Karakurt guida la rimonta turca che tiene il VakifBank a contatto. Una Gabi cresciutissima rispetto alla sfida con Novara firma il pareggio sul 14-14. Si continua a giocare quindi punto su punto, con Folie che finalmente trova un punto fondamentale che vale il 24-23, e Conegliano chiude. Durissimo però contrastare una ispiratissima Ognjenovic, prorompente sul muro delle venete. A corrente alternata (almeno fin qui) anche Paola Egonu, che timbra il primo break nel secondo set ma non è sempre precisa. La solita Ognjenovic porta il VakifBank sul primo +3 turco del match e, nonostante una diagonale di Egonu che scatena gli applausi anche delle avversarie, Conegliano presenta un muro troppo penetrabile e rimane sempre sotto. Prendono quindi il largo le ragazze di coach Guidetti, sul +5 dopo il pallonetto di Haak. Wolos e De Kruijf trovano quindi due muri fondamentali per Conegliano, che però si arrende sotto i colpi di una ispiratissima Gunes.
Nel terzo set Egonu decide quindi di chiamare la carica, portando le gialloblù sul 4-1. Il Vakif torna sotto e grazie a Gabi si riporta sul 6-6 per un equilibrio che rimane tale anche dopo alcuni splendidi attacchi di Egonu: lo strappo arriva con un altro bel muro di De Kruijf, e le turche stavolta perdono il controllo: arrivano alcuni errori importanti, mentre crescono le Pantere e si prendono il set dopo una gran parallela di Hill e un attacco formidabile di una Egonu che così riscatta alcuni errori nelle mani precedenti. Conegliano però vanifica tutto in un quarto set in cui rimane sempre in svantaggio mentre giganteggiano le solite protagoniste dall'altra parte: Gunes, Karakurt e soprattutto Gabi. Proprio quest'ultima prende per mano la squadra in un avvio di tie-break che sembra a senso unico, con Conegliano ormai uscita dalla partita. E proprio in questo momento arriva il capolavoro di Paola Egonu: lei guida la rimonta Imoco sul 5-10, ancora lei riesce nell'impresa impossibile di riacciuffare la partita sul 10-14. Il Vakif non sfrutta ben nove match point, perché Paola spara bordate sulle avversarie da ogni posizione e in ogni situazione (addirittura in un caso dopo aver salvato in prima persona in difesa, chiudendo poi con una bomba in diagonale). Il muro decisivo è quindi di Wolosz, ma questa finale è tutta di Paola Egonu.
NOVARA-ECZACIBAISI 2-3
L'ultimo atto, per Conegliano, sarà ora la sfida con l'altra corazzata turca della competizione: l'Eczacibasi Istanbul. Sono infatti le ragazze di coach Marco Aurelio Motta a prevalere nell'altra semifinale, anch'essa decisa al tie-break su una Igor Gongorzola Novara capace di aggrapparsi con le unghie a un match che sembrava già perso dopo un terzo set da profondo rosso, e che invece anche in questo caso vede la vincitrice prevalere in un tie-break a oltranza.
Il primo set parte con un grande equilibrio e subito si capisce che la grande sfida del match sarà tutta serba, con Brakocevic protagonista assoluta per la Agil e Boskovic che trascina la squadra turca. Difficile invece l'inizio di partita di una Cristina Chirichella che più avanti inciderà eccome sulle sorti delle piemontesi. Boskovic e Kim però iniziano a mettere il turbo con colpi di potenza e anche classe (come una strepitosa parallela corta della serba). Il muro di Kim su Courtney vale il +6 che di fatto indirizza il primo set in direzione Eczacibasi, nonostante il tardivo sforzo di una Novara che si riporta sotto con Brakocevic. La numero 2 della Igor però non può tutto, e proprio lei si fa murare da Natalia il punto che regala il set alle turche. Tutto ciò che nel primo set non aveva funzionato, improvvisamente sembra aggiustarsi nel secondo. Anche in questo caso si parte giocando punto su punto, con la svolta che arriva su un errore di Kim e il successivo muro di Courtney su Boskovic per il parziale di 8-5. Istanbul soffre non poco le defaillance delle sue migliori giocatrici e la Igor prova ad approfittarne: anche Arrighetti mette la sua firma sulla partita, ma soprattutto è Vasileva a cominciare a incidere prepotentemente sul match. Solo sul -6 arriva la reazione dell'Eczacibasi, stroncata da un gran muro di Arrighetti su Boskovic e su alcuni errori in battuta. Il punto del pari arriva sul 22-22 con Kim, ma Brakocevic riacchiappa il set con due attacchi mostruosi, prima del decisivo muro di Novara.
Le turche trovano però un cambio di marcia nel terzo set che lascia di stucco una Igor completamente in balia delle avversarie. Chirichella e Brakocevic partono forte, ma poi Istanbul alza le barricate e in particolare tutte le pipe di Novara sembrano rimbalzare su una parete di gomma. Dall'altra parte invece le big non sbagliano e chiudono i conti addirittura a 11. Mentalmente potrebbe essere finita qui, e invece nel quarto set risorge improvvisamente Novara, e soprattutto lo fanno Brakocevic e una immensa Chirichella: proprio quest'ultima prende per mano la squadra andando a segno sia in attacco che a muro, stravolgendo l'inerzia psicologica del match. A farne le spese è soprattutto Natalia, che inizia a commettere alcuni errori consecutivi che permettono alle italiane di scappare (anche perché nel frattempo anche Hancock e Vasileva riprendono a martellare). Dietro Sansonna salva di tutto e a fine set è Brakocevic con le sue braccia infinite a trovare i punti decisivi e che valgono il tie-break. Qui però la Agil sogna di ripercorrere le tracce di Conegliano, riuscendoci solo in parte: dal 5-9 si riporta infatti sul 13-13, ma proprio a questo punto Boskovic e Kim chiudono i conti. Non cancellando un torneo da applausi per la Igor e per una Jovana Brakocevic che lascia la Cina con una semifinale da 28 punti e un totale di 104 nell'intera durata del torneo.