Nba, Paul sulla sirena: Houston ok

Cleveland supera Washington e Indiana asfalta i Warriors. In chiave playoff successi vitali per Denver e Utah

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Tante emozioni nella notte Nba: un canestro allo scadere di Chris Paul regala a Houston il successo con Portland (96-94), mentre Cleveland batte Washington (119-115) difendendo il terzo posto a Est dagli assalti di Philadelphia e di Indiana che ottiene lo scalpo dei campioni in carica di Golden State (126-106). In chiave playoff si registrano i successi pesanti di Denver su Minnesota (100-96) e di Utah sui Clippers (117-95).

PORTLAND TRAIL BLAZERS - HOUSTON ROCKETS 94-96
Successo a fil di sirena per Houston su Portland. Nel big match della serata i Rockets partono con il turbo e dominano per larghi tratti di partita, poi però spengono la luce e si fanno rimontare 23 punti negli ultimi due periodi dai Blazers che giocano con grande cuore nonostante l’assenza, per un problema alla caviglia sinistra, del loro leader Damian Lillard. Quando Pat Connaughton realizza per Portland a 6" dalla fine il canestro del 94-94 la gara sembra destinata all’overtime, ma dopo l’ultimo time out chiamato da Mike D’Antoni ci pensa uno strepitoso Chris Paul ad appoggiare al tabellone il canestro che fa esplodere il Toyota Center a 0.6" dal gong. CP3 con i suoi 27 punti è anche il miglior realizzatore di Houston davanti a James Harden (24). Per i Blazers segnano tutti i giocatori che scendono in campo, ma non c’è un marcatore che si distingue particolarmente: McCollum chiude a 16, Nurkic e Baldwin IV si fermano a 14.

WASHINGTON WIZARDS - CLEVELAND CAVALIERS 115-119
Cleveland difende il terzo posto dagli assalti di Philadelphia regolando di misura Washington. Partita divertente alla Quicken Loans Arena: i Cavs giocano meglio nei primi due tempi, i Wizards escono alla distanza e prendono il comando intorno alla metà del terzo periodo. Nel finale però, i Wizards sbagliano tutti i tiri decisivi e i padroni di casa dell’Ohio in 6 minuti rimontano da -16, riportandosi avanti a 21" dalla sirena con Jeff Green (21 punti) prima dei liberi della staffa di James e Osman. Proprio LeBron è il migliore in campo con la sua tripla doppia sfiorata (33 punti, 14 assist e 9 rimbalzi), mentre per Washington bene il ritrovato John Wall (28 punti e 14 assist), Bradley Beal (19 punti, 9 rimbalzi e 8 assist) e Otto Porter Jr (18 punti e 8 rimbalzi).

GOLDEN STATE WARRIORS - INDIANA PACERS 106-126
Dopo tre vittorie consecutive torna a fermarsi Golden State che cade sul campo di Indiana. Non una grande serata per i campioni in carica, ancora una volta in difficoltà senza l’infortunato Steph Curry. I Warriors pagano le cattive percentuali dal campo di Kevin Durant (27 punti con 8/23) e Klay Thompson (16 con 6/16) in una partita in cui riescono a tenere testa ai Pacers solo nel primo quarto. Per Indiana (Bogdanovic 28 punti, Oladipo 21 punti) il vantaggio cresce progressivamente da inizio secondo periodo fino al +26 di metà ultima frazione e solo nelle ultimissime battute Golden State riesce a rosicchiare qualche punto chiudendo comunque sotto di 20.

MINNESOTA TIMBERWOLVES - DENVER NUGGETS 96-100
Successo di vitale importanza per Denver che stende Minnesota nello scontro diretto e l’aggancia all’ottavo posto della Western Conference: nelle ultime tre gare stagionali sarà bagarre totale per definire la griglia playoff a Ovest visto che le sei pretendenti (tutte in tre vittorie) si giocheranno i cinque posti disponibili. Al Pepsi Center va in scena una gara ricca di sorpassi e controsorpassi, alla fine la spuntano i Nuggets che si dimostrano più lucidi nei momenti cruciali del match. Ai Timberwolves non bastano i 26 punti (con 13 rimbalzi) di Karl Anthony Towns. Denver sorride grazie ai 22 di Jamal Murray e ai 20 di Devin Harris mentre Nikola Jokic sfiora nuovamente la tripla doppia con i suoi 16 punti, 14 rimbalzi e 9 assist.

LOS ANGELES CLIPPERS - UTAH JAZZ 95-117
Tutto facile per Utah con i Los Angeles Clippers. A Salt Lake City i Jazz sono avanti senza soluzione di continuità dalla palla a due fino alla sirena conclusiva dimostrando ancora una volta la grande solidità raggiunta dal gruppo. Sette uomini in doppia cifra per i padroni di casa che trovano in Donovan Mitchell il miglior realizzatore (19 punti). Per i Clippers, ancora una volta senza Danilo Gallinari, è una serataccia: i 19 punti di Austin Rivers e i 17 di Harrell non rendono meno amara una sconfitta che compromette quasi irrimediabilmente la corsa ai playoff della squadra californiana.

BROOKLYN NETS - MILWAUKEE BUCKS 119-111
Dopo aver ottenuto il pass per la postseason Milwaukee si rilassa troppo e perde in casa con Brooklyn. Successo di prestigio per i newyorkesi che violano l’Harris Bradley Center grazie ai 25 punti di Allen Crabbe e ai 22 di D’Angelo Russell. Nelle fila dei Bucks in evidenza Khris Middleton (31 punti), il solito Antetokounmpo (19+ 10 rimbalzi e 7 assist) e Eric Bledsoe (18). La sconfitta non fa male a Milwaukee che adesso dovrà concentrarsi per preparare nel modo migliore i playoff che stanno per arrivare.

Intanto giovedì è arrivata la conferma che la stagione di Kyrie Irving è finita. Il play dei Boston Celtics sabato verrà operato per la rimozione di due viti impiantategli nel ginocchio sinistro nell'intervento di ricostruzione della rotula fratturata nelle Finals 2015. Starà fuori almeno 5 mesi.