Nel posticipo serale della 31a giornata di Serie A, finisce 0-0 il derby della Lanterna tra Sampdoria e Genoa. Gara intensa ed equilibrata dove comunque sono stati i blucerchiati a cercare e sfiorare più volte il gol con Caprari, Torreira e Quagliarella. Ma al Ferraris finisce a reti inviolate con la squadra di Giampaolo che si porta a 48 punti in classifica (all'ottavo posto con l'Atalanta) e quella di Ballardini a 35.
In queste gare serve spesso l'errore o la giocata di qualità per levare il tappo e far uscire le bollicine: nel derby di Genova non è successo e lo spumante è rimasto in fresco. Solito ed emozionante spettacolo sugli spalti mentre sul terreno di gioco ha prevalso forse il timore di perdere: la Samp ci ha indubbiamente provato di più, sfiorando il gol e cercando la giocata soprattutto nella ripresa ma alla fine la frenata pesa proprio sui blucerchiati nell'ottica della corsa all'Europa League visto che la Fiorentina viaggia come un treno, l'Atalanta non molla e il Milan deve ancora giocare. Per ora Giampaolo resta all'ottavo posto e ai suoi non riesce l'impresa, mai compiuta, di vincere il quarto derby consecutivo. Hanno prevalso le difese, attentissime, e la voglia di non subire prima ancora che di provare a far male all'avversario. Ballardini fa un altro passettino lontano dalla zona rossa della retrocessione e conferma nei pochi gol subiti il suo punto di forza.
In un Ferraris che alza costantemente i decibel, sul campo scarseggiano le occasioni da gol: il primo tempo è intensissimo in quanto a duelli e lotta a centrocampo ma di spazi non se ne aprono pochi e lo spettacolo ne risente. Parte meglio la Samp che però finisce per cercare troppo spesso di attaccare per vie centrali e troppo poco per sfruttare le corsie e gli strappi di Zapata; si muovono comunque tanto gli attaccanti di Giampaolo con Caprari, in posizione di trequartista, che agisce sia alle loro spalle sia sulla sinistra ma la linea rossoblu regge bene anche perché i blucerchiati faticano a muovere il pallone avanti e indietro per stanare l'avversario. Il Genoa dal canto suo offre il meglio quando gioca palla a terra e cercando gli inserimenti dei centrocampisti: proprio questo è quello che chiede e vuole Ballardini ma il più delle volte sono i lanci lunghi a caratterizzare la manovra del Grifone, accesa soprattutto dalle giocate del duo Pandev-Lapadula ma in difficoltà in fase di costruzione.
Nella ripresa servirebbe maggior coraggio alla ricerca della giocata in grado di spezzare l'equilibrio. E la paura. A provarci di più è ancora la Samp che inizia a guadagnare campo anche se poi l'inizio della manovra risulta sempre troppo macchinoso. Indubbiamente però i blucerchiati costringono un Genoa accerchiato ad arretrare in quello che diventa un 5-4-1 con l'uscita di Pandev: le giocate di Torreira, Zapata e Caprari creano apprensione senza tuttavia far crollare la difesa genoana. Sembra mancare sempre l'ultimo passaggio, la giocata giusta al momento giusto, la zampata decisa. Sono proprio Torreira (con una conclusione a lato di poco dal limite) e Caprari (un tiro alto e uno stoppato) a sfiorare il vantaggio ma Biraschi e Spolli sono in trincea e non sembrano intenzionati a cedere centimetri. Al Genoa non resta che il contropiede ma la difesa doriana non perde mai l'attenzione nel salire e nel chiudere. Serve un doppio intervento di Perin su Quagliarella e Linetty per lasciare impresso lo 0-0 sui tabelloni luminosi e anche nel finale nessuno tenta il colpaccio. Un pari che tutto sommato ha concesso poco allo spettacolo ma na ha nemmeno lasciato feriti lungo il cammino di entrambe.
Bereszynski 5 - Soffre Laxalt e non spinge. Sostituito a inizio ripresa
Caprari 6,5 - Gioca tra le linee, prova a velocizzare e a innescare le punte facendo tanto movimento. Un paio di conclusioni pericolose e spesso la sensazione di poter essere pericoloso
Spolli 7 - Lui e Biraschi non crollano: i migliori del match sono stati prorpio i difensori
Lapadula 5,5 - Lui e Pandev sono quelli che hanno (avrebbero) le qualità per incidere ma sbattono contro una difesa attenta. Provano a dialogare un po' nel primo tempo poi si perdono anche perché il Genoa arretra tanto
Rigoni 5,5 - Si limita al compitino senza strafare, manca un po' in fase di impostazione. La palla dovrebbe passare di più tra i suoi piedi e il fatto che non succede spiega le difficoltà del Grifone nel manovrare