Vittoria, Roma agganciata, terzo posto in coabitazione e, in generale, prova di carattere della Lazio. Tutti motivi che fanno esultare Simone Inzaghi dopo il successo contro l'Udinese. "Era una partita da vincere, molto importante per noi. Siamo stati bravi, perché pur prendendo un gol a freddo siamo stati lucidi nel continuare a seguire le idee di gioco in cui crediamo. Siamo rimasti sempre in partita, anche se dal prossimo match preferisco partire in vantaggio anziché dover rincorrere. I ragazzi sono stati tutti bravi, si sono sacrificati tutti nonostante avessi sbilanciato offensivamente la squadra: questo modulo con questi giocatori può essere replicato anche in futuro. Favoriti per il derby? Ora la testa è a Salisburgo: non sarà facile, troveremo una squadra preparata, che corre molto e dovremo essere concentrati. Da venerdì, solo da venerdì, ci prepareremo per il derby. Luis Alberto? È già un top player, uno di quelli che spostano le partite con una giocata: se lo merita, perché ha lavorato bene fin dal ritiro".
Amarezza e rabbia. Ecco invece i sentimenti di Massimo Oddo dopo il ko della sua Udinese, la ottava sconfitta di fila per i friulani: “Non credo che la Lazio abbia vinto con semplicità: ha fatto fatica e anche tanto. I miei ragazzi hanno fatto bene e se non fosse per la sconfitta che si somma alle altre sarei contento. La partita, purtroppo, è stata decisa dall’arbitro, anche se sul piano del gioco l’episodio del pareggio non ci ha condizionato siamo stati sempre in partita. Preferirei non commentare più di tanto l’operato arbitrale, si rischiano delle squalifiche: dico solo che non ce l’ho col VAR, ce l’ho con Rocchi che non può non vedere un fallo evidente come quello di Marusic. Gli arbitri possono sbagliare, sono umani, ma quando vai a parlarci e ti minacciano di cacciare dal campo non va bene, evidentemente reagiscono così perché sono in malafede. Io sono una persona perbene e quando sbaglio ammetto i miei errori, ma non è così per tutti.”