Moviola, il caso di Torino-Inter: il gol di Brozovic, era gioco fermo?

A termini di regolamento la battuta immediata della punizione poteva essere convalidata. Rizzoli spiega: "Non c'erano le condizioni"

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La moviola della 31ª giornata di campionato ci restituisce un episodio riguardo al quale nessuno ha protestato, né in campo, né in panchina, né sugli spalti e nemmeno davanti alla tv. Si tratta di quanto successo al 22' del primo tempo di Torino-Inter, in occasione di un fallo di Obi su Borja Valero. Fallo giustamente fischiato da Tagliavento. Ma quello che andremo ad analizzare è quanto succede negli istanti immediatamente successivi al contatto tra i due: fallo di Obi, Borja Valero cade a terra, Tagliavento fischia, la palla si ferma, Brozovic calcia e segna, con Sirigu - come tutti gli altri giocatori in campo - fermo. Il gioco riprenderà, da lì a poco, con un calcio di punizione per l'Inter.

Ora, al di là delle interpretazioni possibili, ci si chiede se il gol di Brozovic potesse essere convalidato. Questo perché era stata assegnata una punizione all'Inter e il croato, in fin dei conti, calciando, è come se avesse battuto il calcio di punizione.

A termine di regolamento, infatti, affinché una punizione sia calciata in maniera regolare è necessario che il pallone sia fermo, nel punto esatto rispetto al fallo. E non c'è bisogno del fischio dell'arbitro per riprendere il gioco. Tre elementi che sono stati rispettati perfettamente: il pallone si è fermato completamente, ed era nel punto giusto di battuta. Ed è esattamente quello che è successo in Inghilterra-Italia, quando gli inglesi hanno battuto immediatamente il calcio di punizione, mandando in porta Vardy: tutto regolare.

Cosa è successo? Semplicemente che Borja è rimasto a terra, Tagliavento ha fischiato, il pallone si è fermato nel punto esatto, Brozovic l'ha calciato. Probabilmente più per stizza o come gesto automatico, perché tutti, in campo, si sono fermati, compreso Sirigu, che ha visto sfilare in porta il pallone senza nemmeno abbozzare la parata. Senza rendersi conto, in sostanza, Brozovic aveva calciato la punizione, battendola in maniera regolare e regolamentare. Quindi gol buono?

VAR POTEVA CONVALIDARE. RIZZOLI: "NON C'ERANO LE CONDIZIONI PER BATTERE SUBITO"
A termini di regolamento, il gol sarebbe potuto essere convalidato. E, addirittura, nonostante nessuno se ne sia accorto, il VAR sarebbe potuto intervenire convalidandolo, in quanto tutte le reti sono sottoposte alla review, e il gioco è ripreso in maniera regolamentare. Va però considerato quanto ha detto Nicola Rizzoli, designatore arbitrale, a Sky: "La distanza la chiede chi usufruisce del calcio di punizione, per ottenere migliori condizioni. Se ci sono le prerogative per battere immediatamente, la squadra ha il diritto di farlo. In questo caso c'è il giocatore a terra e l'arbitro ha reputato che non ci fossero. Oltretutto Brozovic calcia in maniera quasi contestuale al fischio. Alla fine nessuno in campo ha protestato, anzi lui stesso credo abbia chiesto scusa all'arbitro. Se Tagliavento lo avesse visto correre avrebbe lasciato il vantaggio, probabilmente".

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