Anche Beppe Signori è caduto nelle grinfie di Pio e Amedeo, colto in castagna proprio nella sua amata Bologna, la città dove ha deciso di stabilirsi alla fine della sua brillante carriera (finita proprio con la maglia dei rossoblu) e dove ha aperto un bar e un ristorante. Col coraggio da campione che lo contraddistingue, Signori, tra gli attaccanti più potenti degli anni Novanta, tre volte capocannoniere del campionato italiano, vicecampione del mondo a Usa ‘94, ha affrontato anche la “catastrofe” dei due scrocconi di Emigratis, che oltre a farsi offrire caffè e pranzo si sono anche autoinvitati alla sua festa di compleanno.
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