Roma, DiFra: "Dobbiamo crederci"

Il tecnico dopo il ko col Liverpool: "Abbiamo perso troppi duelli, non abbiamo giocato bene"

Eusebio Di Francesco è deluso per la batosta di Anfield, ma non alza bandiera bianca e sogna un altro miracolo. "Ben vengano i due gol finali che danno un senso al ritorno: dobbiamo crederci, nel calcio nulla è impossibile - ha spiegato il tecnico giallorosso ai microfoni di 'Premium Sport' - Abbiamo perso troppi duelli, abbiamo giocato male ma non voglio processi. In Champions si possono anche prendere delle sberle del genere".

Di Francesco analizza così la sconfitta di Anfield che allontana non poco la finale di Kiev. "Non paragoniamo sempre le partite con quella col Barcellona che era un’altra sfida. Siamo partiti molto bene, poi è ovvio che perdendo i duelli individuali abbiamo perso un po’ la testa e la capacità di restare in gara - ha aggiunto -. Abbiamo preparato alcune cose che poi si sono rivelate il contrario e siamo andati in difficoltà. L’equilibrio l’abbiamo avuto, altrimenti avremmo sofferto anche i primi 20 minuti. Però se sbagli tanto, se perdi i duelli individuali, se sbagli molte scelte anche nei passaggi semplici poi tutto il resto non conta. Poi è normale che mettendo dei giocatori più lucidi abbiamo reagito e ben vengano i due gol finali che danno un senso al ritorno: dobbiamo crederci e avere lo stesso atteggiamento avuto nel finale di questa sera".

Il tecnico giallorosso rende onore al Liverpool. "Avevamo preparato la gara in un modo, ci sta perdere i duelli contro questo Liverpool che in alcuni casi ha dimostrato di essere più bravo di noi: abbiamo avuto poca fisicità. Quante possibilità ci sono di rimontare lo svantaggio? Bisogna crederci, nel calcio nulla è impossibile e l’abbiamo già dimostrato in passato, anche se non sarà facile. Ma lo spirito e il desiderio di poterla ribaltare c’è altrimenti non dovremmo neanche giocare queste sfide. Non mi piace fare processi, non abbiamo avuto un buon impatto ma dobbiamo crederci fino alla fine. In Champions si possono anche prendere delle sberle del genere, ci siamo troppo disuniti e non siamo stati in partita per troppo tempo. Mi auguro di vedere la squadra con un’altra determinazione al ritorno. Perdere i duelli individuali vuol dire perdere la partita. Il livello è molto alto, ci siamo giocati una semifinale di Champions".

"Come ho visto Salah? L’ho visto bene, lo conosciamo e sappiamo che è un grande giocatore oltre a essere una grande persona. A parte per stasera sono felice per lui, per quello che sta facendo, è migliorato molto e sta diventando decisivo negli ultimi 16 metri. Rimonta possibile? Ci possiamo aggrappare a quello fatto nei quarti di finale che ci dice che non è impossibile. Abbiamo il dovere di provarci per noi e per la gente che vuole bene alla Roma". Parole di capitan De Rossi a Premium. "Col Barcellona però eravamo stati sfortunati e c’erano stati episodi dubbi, oggi abbiamo iniziato bene, poi abbiamo sofferto molto la loro velocità. La sensazione dopo Barcellona era che potevamo giocarcela, oggi c’è stato un black out totale ma questo ci servirà. Però i gol da rimontare sono sempre 3, il Barcellona è forte come il Liverpool, noi siamo gli stessi, lo stadio sarà lo stesso e sappiamo che non è impossibile. Dobbiamo prendere questa gara da insegnamento. Non saprei dare una spiegazione tattica, loro sono molto forti, avevamo preparato una partita pensando che sarebbero partiti bene e siamo stati bravi - ha proseguito - Poi però abbiamo sofferto la loro continua ricerca della profondità anche se è difficile coprire la profondità contro avversari spesso più veloci di te. La croce la si butta sulla difesa ma non è giusto, tutti noi abbiamo sbagliato. Roma stanca per anche per la corsa Champions in campionato? Stiamo lottando con due super squadre. L’Inter sta facendo benissimo e la Lazio sta sorprendendo tutti. La stanchezza non è fisica, abbiamo una rosa ampia, forse mentalmente la Champions un pochino ti può distrarre ma non possiamo mollare, sapendo che entrambe le competizioni sono ugualmente importanti. Un messaggio per chi verrà all’Olimpico al ritorno? Non c’è niente da dire, non c’è bisogno di caricare i tifosi, col Barcellona ci credevano da subito dopo l’andata e noi dobbiamo inseguire un risultato che non è impossibile".

Alessandro Florenzi a Premium Sport: "Ci siamo persi dopo la prima mezz’ora, a un certo punto eravamo morti ma non ci hanno ucciso e con il nostro orgoglio abbiamo fatto due gol. All’Olimpico saranno 90 minuti molto lunghi e proveremo a fare ancora qualcosa di importante. Come tenuta mentale e fisica ci siamo, sarà più difficile rispetto al Barcellona perché hanno caratteristiche diverse ma dovremo giocare con il coltello tra i denti per non avere rimpianti. Abbiamo visto che possono andare in difficoltà, lavoreremo su questo ma dovremo lavorare anche sulla fase difensiva per non prendere gol evitabili. Un messaggio per chi verrà all’Olimpico al ritorno? Mi sento di promettere che daremo il sangue per questa maglia e non scenderemo in campo già sconfitti”.