Tonfo del Napoli a Firenze. Al Franchi la squadra di Sarri perde 3-0 con la Fiorentina e vede allontanarsi il sogno scudetto (Juve ora a +4). Gara subito in salita per gli azzurri, che all'8' restano in dieci per l'espulsione di Koulibaly e poi cadono sotto i colpi di Simeone. Il "Cholito" prima apre i conti al 34' con un sinistro sotto le gambe di Reina, poi raddoppia al 62' sugli sviluppi di un corner e chiude la gara nel recupero in contropiede.
Con Saponara a uomo su Jorginho e gli esterni alti su Hysaj e Mario Rui, al Franchi la Fiorentina sceglie il pressing per non far giocare il Napoli e colpire con le verticalizzazioni alle spalle dei difensori. Tattica coraggiosa, che spiazza la banda di Sarri. Dopo otto minuti Koulibaly si fa sorprendere da un lancio di Laurini e stende Simeone. Per Mazzoleni è rigore e cartellino giallo, ma l'intervento del Var cambia tutto, arretrando il fallo al limite dell'area e rifilando il cartellino rosso al centrale azzurro. In dieci, Sarri leva subito Jorginho e fa entrare Tonelli per provare a restare in partita. Ma è la Viola a fare il match. Soprattutto in mediana, dove Allan si fa in quattro, ma non basta. Veretout, Saponara e Chiesa lavorano bene tra le linee e ogni volta che attaccano la profondità son dolori per la difesa azzurra, che invece fatica a trovare tempi e distanze. Per mezz'ora il Napoli resiste, aggrappandosi all'orgoglio di chi non vuol mollare, poi va sotto. Fatale ancora un lancio lungo, con Simeone bravo a prendere il tempo a Tonelli e a battere Reina sotto le gambe. Un gol che sblocca la gara e manda in tilt il Napoli. Col fiato corto e con i tre davanti lontani dal gioco, la banda di Sarri non riesce a manovrare in mezzo al campo, sbattendo contro Badelj e Benassi. La Viola invece ha gamba, accorcia in avanti e occupa bene gli spazi, palleggiando con ordine e velocità. Benassi fallisce il colpo del ko, poi Reian ferma Chiesa.
Nella ripresa il Napoli cerca subito la reazione, allargando il gioco sugli esterni e aumentando i giri. Callejon e Mertens provano a scuotere gli azzurri con le loro giocate, ma Sportiello è attento e dopo qualche minuto la Viola riprende in mano la partita in mediana. Da una parte Chiesa costringe Hysaj a restare basso, dall'altra tocca invece a Veretout e Saponara tenere impegnato Mario Rui. In affanno, gli azzurri arretrano e dietro faticano a tenere la linea. Sarri toglie Mertens e Hamsik e fa entrare Milik e Zielinski, ma il tema della gara non cambia. Quando parte, Chiesa ha un altro passo e il Napoli si aggrappa a Reina per rimanere in partita. Dopo un'ora di gioco il portiere azzurro però non può nulla sul tapin vincente di Simeone, che approfitta di una dormita di Albiol & Co. per raddoppiare i conti. Nel finale Allan è l'unico a crederci ancora, ma l'ultimo quarto d'ora per il Napoli è solo un'agonia. Il triste epilogo di un match iniziato male e finito peggio. A quattro punti dalla Juve con tre partite da giocare, per Napoli il sogno scudetto ora è più lontano.
Simeone 8: procura l'espulsione di Koulibaly e segna una splendida tripletta. Fa impazzire i difensori azzurri con la sua velocità e le sue partenze usl filo del fuorigioco
Chiesa 7: corsa e qualità. Ha gamba e idee. Ogni volta che la palla passa dalle sue parte sono pericoli per Reina & Co. Gli manca solo il gol
Badelj 7: equilibrio e intelligenza al servizio della squadra. Sempre nel posto giusto al momento giusto. Spezza le poche manovre azzurre senza difficoltà e imposta con ordine e tempi giusti
Reina 6: para il parabile, cercando di tenere in piedi la baracca. Perde il duello con Simeone e raccoglie tre volte la palla dalla rete
Koulibaly 4: si fa sorprendere da Simeone su un lancio lungo e lo stende. Il rosso è giusto e il danno per la squadra molto grave
Allan 7: dopo la sostituzione di Jorginho regge il peso del centrocampo da solo e non molla fino alla fine. Lotta, corre e raddoppia su tutti. Ma è l'unico a crederci davvero
Mertens e Hamsik 5: altra prova opaca. Sia sul piano fisico, che tecnico. Mai uno spunto o una giocata. Sarri li leva per la disperazione