Giro, Dumoulin attacca Froome

Aru: "Sogno il Giro, ma i favoriti sono gli altri"

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Venerdì a Gerusalemme il via per il Giro d’Italia 2018 con la crono inaugurale dedicata a Gino Bartali. Subito polemiche, con il vincitore del 2017 Dumoulin che attacca: "Froome qui nonostante la positività? È una sua decisione essere qui. Io se fossi nella sua stessa situazione, non sarei qui". La replica del britannico: "Non mi interessa cosa pensano gli altri, sono qui per vincere". Aru: "Sogno il Giro, ma i favoriti sono gli altri".

Fabio Aru ha voglia di riscattare il forfait del Giro 2017, quando fu costretto a saltare la competizione di un anno fa a causa di un infortunio, ma adesso è pronto a tornare protagonista: "Avevo tanta voglia di tornare a disputare questa corsa – ha affermato lo scalatore sardo in conferenza stampa – Devo fare un salto in avanti nella mia carriera, quindi non mi nascondo: sono qui per vincere e divertirmi". Ma per tornare a indossare la maglia rosa, dopo tre anni dall’ultima volta a Lido di Jesolo, dovrà vincere la concorrenza di Chris Froome, il più grande corridore nelle corse a tappe. Aru lancia la sfida. «Froome, al Tour of the Alps, mi è sembrato un po’ in ritardo di condizione rispetto a Pinot, Pozzovivo e Lopez ma tutti sappiamo cosa sa fare Chris. Credo che lui e Dumoulin siano superiori agli altri». Inevitabile una considerazione sul campione in carica. «Sono felice di essere qui e partire venerdì con il numero 1 è un’emozione unica».

"È una sua decisione essere qui, l'ho già detto - la mia squadra fa parte del MPCC (Movimento per un ciclismo credibile) - e se fossi nella sua stessa situazione, non sarei qui. È una sua decisione e non spetta a me avere un'opinione in proposito". Così Tom Dumoulin, campione in carica al Giro d'Italia, commenta la presenza di Chris Froome alla corsa rosa che parte venerdì da Israele. Parlando a due giorni dalla partenza, il ciclista olandese della Sunweb ha risposto ad alcune domande sulla presenza del campione inglese a cui e' stato permesso gareggiare nonostante una positività ad un farmaco anti asma, il salbutamolo, in occasione dell'ultima Vuelta. "Non è sicuramente un bene per il ciclismo: a tutti piacerebbe che questo non accadesse, incluso Chris Froome", ha aggiunto.

"Non è bello partire tra dubbi e incertezze, forse Froome vincerà questo Giro e magari poche settimane dopo potrebbero decidere di toglierlo (se dovesse essere squalificato, ndr). Potrebbe non essere una bella cosa per lui, non va bene per nessuno ma la situazione è così e non posso cambiarla", ha dichiarato ancora la maglia rosa dello scorso Giro. In vista di questo Giro, Dumoulin ha insistito sul fatto che sarebbe sbagliato metterlo sullo stesso piedistallo di Froome. "Lo sapremo tra tre settimane, non posso dirtelo ora, ma mi sento bene. Il suo palmares è nettamente migliore del mio: io ho vinto solo un Giro, lui quattro Tour e una Vuelta", ha concluso il 27enne olandese.

Il quattro volte campione del Tour de France, Chris Froome, ha ribadito di non aver "fatto niente di male" rispetto al caso di positività al salbutamolo alla Vuelta lo scorso settembre e ha ribadito di essere concentrato solo sui suoi obiettivi stagionali. Parlando prima dell'inizio del Giro d'Italia a Gerusalemme, il campione inglese del Team Sky ha detto, tuttavia, che capisce perché alcune persone credono che non dovrebbe correre. "Capisco che tutti abbiano il diritto a un'opinione, questo è perfettamente comprensibile e posso capire anche che molte persone sono frustrate dalla mancanza di informazioni", ha detto Froome in conferenza stampa. "Ma questo è un processo che deve essere considerato confidenziale, sono fiducioso che le persone lo vedranno dal mio punto di vista, quando tutti i dettagli saranno disponibili", ha aggiunto.

Froome ha ribadito che lui e il suo team Sky "rispetteranno" il processo confidenziale e ha insistito che non continuerà a parlare di questo problema tutti i giorni. "C'è un processo in atto per me per dimostrare che non ho fatto nulla di sbagliato ed è quello che intendo fare", ha aggiunto. "Non è qualcosa su cui continuerò a dare commenti, come ho detto prima. Quando c'è qualcosa di nuovo, ne parleremo, ma al momento siamo nel bel mezzo di quel processo definito dall'UCI", ha spiegato Froome. Il campione inglese ha detto che sta facendo tutto il possibile per mettere da parte le polemiche. "Io mentalmente sto pensando alla partenza, a correre per cercare di vincere questa gara. Non sto pensando a luglio, sono qui per dare il meglio per le prossime tre settimane con l'obiettivo di cercare di salire sul gradino più alto a Roma", ha concluso Froome.