Quattro gol e tante emozioni nel “Clasico” tra Barcellona e Real che illumina il posticipo della 36ª giornata della Liga. Blaugrana subito in vantaggio con Suarez (10'), ma al 15' Cristiano Ronaldo firma l'1-1. A metà gara Barça in dieci (espulso Sergi Roberto), eppure Messi lo riporta in vantaggio (52'). Il definitivo 2-2 lo firma Bale al 72'. Il Barça sale così a 87 punti, mentre il Real va a 72 e accorcia sull'Atletico, scivolato in casa contro l'Espanyol.
“El Clasico” è sempre “el Clasico”, anche quando, come in questa occasione, in palio non c'è il titolo di campione di Spagna, ormai assegnato al Barcellona. L'atmosfera al Camp Nou è bollente e i blaugrana la sfruttano per una partenza lanciata: già al 4' è bravissimo Keylor Navas a chiudere in angolo su Suarez. Al 10' però il portiere dei blancos non può nulla sulla ripartenza dei catalani che porta Sergi Roberto a involarsi e servire Suarez per l'1-0 che infiamma ulteriormente il Camp Nou. Il Real sembra scosso, tanto che tre minuti più tardi Suarez protesta per un presunto fallo da rigore che l'arbitro non giudica tale. Ma il Real Madrid ha mille risorse e lo dimostra al 15', quando confeziona l'1-1 con Benzema che prolunga di testa per Cristiano Ronaldo, che appoggia comodamente in rete. Al 19' gran giocata di Messi per Jordi Alba: conclusione sul fondo. Risponde il Real al 24', con Nacho che imbecca Ronaldo: palla alta. Passano tre minuti serve una grande uscita di ter Stegen per salvare su CR7, dopo un errore difensivo. Al 28' Ronaldo ci riprova: palla di un soffio a lato. Al 40' si fa vedere anche Benzema, ma il suo destro non trova la porta. In pieno recupero Sergi Roberto dà una manata a Marcelo a palla lontana e viene espulso, lasciando il Barça in dieci per tutto il secondo tempo.
Un cambio a testa nell'intervallo, con Valverde che inserisce Semedo per Coutinho e Zidane che risponde lasciando a riposo l'acciaccato Cristiano Ronaldo (dopo un colpo alla caviglia nel primo tempo) e lanciando nella mischia Asensio. Ora è il Real a condurre le danze, ma il gol lo trova il Barcellona: è il 7' quando Suarez ruba palla a Varane e serve Messi, che salta Casemiro, si accentra e riporta in vantaggio i catalani. Al 13' il Camp Nou riserva un'ovazione a Iniesta, che conclude l'ultimo Clasico della sua straordinaria carriera lasciando il posto a Paulinho. Al 20' ter Stegen salva in uscita su Bale, poi Zidane inserisce Lucas Vazquez al posto di Nacho. Gara senza pause: al 25' Suarez lancia Messi che tenta il diagonale, ma Navas salva in angolo. Due minuti più tardi arriva il 2-2, con Asensio che serve in profondità Bale, il cui sinistro dal limite non dà scampo a ter Stegen. Nel finale, sfruttando l'uomo in più, il Real tenta il forcing, ma è Messi a tentare un paio di volte la zampata, senza trovarla. Finisce 2-2, con il Barcellona che resta imbattuto e tocca quota 87 punti, mentre il Real Madrid riesce comunque ad accorciare sul secondo posto, dopo il clamoroso ko interno dell'Atletico contro l'Espanyol: colchoneros a quota 75, blancos a 72.
Tre giorni dopo l’approdo alla finale di Europa League, dove i colchoneros sfideranno l’Olympique Marsiglia, l’Atletico Madrid torna al Wanda Metropolitano per sfidare l’Espanyol, ma lo fa con una formazione largamente rimaneggiata, priva tra gli altri di Griezmann, Diego Costa, Godin e Saul. La gara inizia su ritmi piuttosto bassi, con la prima vera occasione che arriva solo al 16’, quando Lucas Hernández indirizza di testa il pallone verso l’angolo basso della porta difesa da Lopez, che neutralizza la conclusione. Al 23’ altra chance per l’Atletico, con Gameiro che imbecca Vitolo, il cui tiro dal centro dell’area esce di un soffio. Lo stesso Vitolo però si infortuna e al 26’ è costretto ad uscire, lasciando spazio a Sanè. L’Espanyol si fa notare alla mezz’ora, quando Dídac Vilá vede libero Gerard Moreno, il cui tiro è parato da Oblak. Al 34’ riecco l’Atletico, con Koke che da calcio d’angolo imbecca José Giménez, il cui colpo di testa termina di poco alto. L’ultima conclusione del primo tempo, al 45’, è per l’Espanyol con Leo Baptistao: Oblak para.
Nell’intervallo Simeone decide di sostituire Koke con Saul, ma la mossa non porta fortuna ai colchoneros, anzi: all’8’ sono i catalani a passare in vantaggio grazie a una gran botta da centro area di Óscar Melendo. L’Atletico prova ad alzare il proprio baricentro ma fatica ad incidere. Al 14’ ci prova Fernando Torres: tiro respinto. Due minuti dopo tocca a Gameiro: palla alta. Al 20’ Simeone si gioca la carta Gabi, inserito al posto di Filipe Luís. L’Espanyol prova a ridurre la pressione dei padroni di casa con un paio di belle iniziative, poi riecco l’Atletico con Sanè, ma Lopez si salva. Il portiere ospite è bravo anche sul colpo di testa di José Giménez al 29’. Ben più cinico l’Espanyol, che al 32’ trova anche il raddoppio grazie a Leo Baptistao, su assist di Óscar Melendo. Lo scorcio finale del match non modifica gli equilibri, decretando il primo ko interno stagionale dell’Atletico, che al Wanda Metropolitano non subiva gol da ben otto partite consecutive.