Si è ufficialmente aperta la prima crisi dell’era Sarri. Le vittorie sofferte dell’ultimo mese hanno mascherato le evidenti difficoltà della squadra bianconera a trovare un’identità di gioco in stagione. Le giocate dei singoli hanno nascosto la polvere sotto il tappeto. Ora però, che nelle ultime due partite di campionato sono venuti meno anche i risultati (un solo punto in due gare), è giusto aprire un dibattito, un processo, in casa Juventus. Il centrocampo continua ad essere indubbiamente il reparto più debole e meno competitivo della formazione, conseguenza di un mercato estivo non all’altezza. Se addirittura Bentancur è arrivato ad esser insostituibile vuol dire che qualcosa davvero non funziona.
I nuovi non stanno facendo assolutamente la differenza come invece gli investimenti estivi soprattutto negli ingaggi presupponevano. Rabiot continua ad essere un oggetto misterioso che non vale assolutamente lo stipendio da top che la dirigenza bianconera gli ha riservato in estate. Ramsey, pur avendo avuto un approccio positivo al suo primo anno in bianconero, è costantemente alle prese con la sua atavica predisposizione all’infortunio muscolare che ne ha fortemente limitato l’intera carriera.
I “vecchi”, Pjanic e Bentancur a parte, sembrano aver imboccato la fase discendente della carriera. Khedira è alle prese con un nuovo lungo stop (viene da chiedersi chi e perché ha deciso di prolungargli il contratto la scorsa stagione). Matuidi continua ad essere impeccabile come maratoneta ma quando si tratta di impostare e giocare a pallone i risultati sono sotto gli occhi di tutti (ma davvero si vuole rinnovare anche il suo di contratto in scadenza?)
Con l’esclusione a sorpresa dalla lista Champions, dirigenza e Sarri, sono quasi riusciti ad azzerare il valore tecnico (e anche economico) di Emre Can, ormai totalmente irriconoscibile in campo. Cuadrado è stato arretrato in difesa per colmare la lacuna lasciata dalla cessione di Cancelo mentre Bernardeschi schierato in attacco nel tridente offensivo continua ad essere un corpo estraneo. Con un reparto così deficitario nella zona nevralgica del campo la Juventus è destinata a soffrire per l’intera stagione, in Italia ma soprattutto in Europa. Era evidente che qualcosa andava fatto già a partire dello scorso mercato ma sui movimenti in entrata ha pesato come un macigno il non esser stati in grado di riuscire a vendere nessuno degli esuberi dichiarati. A gennaio però, se si vuole indirizzare la stagione al meglio, serve assolutamente un top nel reparto. Meglio tardi che mai…