Lewis Hamilton prenota la pole position stampando il miglior tempo nella terza sessione di libere del GP di Spagna, quinta tappa del mondiale 2018. Il britannico ha chiuso il turno con un devastante 1'17''281, tenendosi alle spalle di appena 13 millesimi l'altra Mercedes di Bottas. Dietro di loro le Ferrari di Vettel (+ 0''269) e Raikkonen (+ 0''300). Più lontane le Red Bull, con Verstappen alle prese con un problema elettrico nel finale.
Le Frecce d'Argento continuano a martellare. Dopo il dominio messo in mostra in FP1 e FP2 la scuderia di Brackley mette una seria ipoteca sulla prima fila al Montmelò, dove partire davanti, storicamente, conta tantissimo. I tempi sono impressionanti, con Lewis che alla fine ha migliorato di quasi due secondi il crono della pole 2017 e Valtteri che si è incollato ai suoi scarichi. Sia il britannico sia il finlandese sembrano aver trovato il modo di far rendere al meglio anche le mescole più morbide (supersoft), che avevano invece dato qualche grattacapo nelle due sessioni del venerdì.
Le Ferrari, comunque, sono lì: Seb e Kimi (motore nuovo per lui dopo la "fumata" della FP2) hanno alzato il livello delle performance dopo un venerdì un po' in ombra e sembrano pronte per provare a insidiare le Mercedes. A una Rossa la pole a Barcellona manca dal 2008 (ci pensò proprio Raikkonen all'epoca), ma tenere dietro le due scatenate Frecce d'Argento sarà tutt'altro che semplice.
Sessione difficile da decifrare, invece, in casa Red Bull. Sia Verstappen sia Ricciardo hanno a lungo girato con le gomme medie, stampando tempi ottimi e lasciando intendere che potrebbero pensare di passare il taglio tra Q2 e Q3 addirittura con la mescola più dura. Significherebbe puntare su una strategia di gara completamente diversa da quella dei rivali, avendo appurato che star loro davanti in qualifica è quasi impossibile. L'olandese, però, è stato vittima di un problema tecnico, che costringerà i meccanici a un super lavoro in vista del semaforo verde del Q1.
Bella prova di forza per le Haas di Magnussen e Grosjean (6° e 7° tempo alle spalle dei top team), mentre un grosso spavento in casa Toro Rosso lo ha fatto prendere nel finale Brendon Hartley, che ha disintegrato la sua monoposto contro il muretto uscendone fortunatamente illeso.