Sampdoria-Napoli è stata sospesa dall'arbitro Gavillucci al 31' della ripresa e per tre minuti di fronte ai persistenti cori di discriminazione razziale intonati dai tifosi blucerchiati contro il Napoli. Già nel primo tempo il tecnico degli azzurri Maurizio Sarri si era avvicinato al quarto uomo indicando la Gradinata Sud e sottolineando i cori ("o Vesuvio Lavali col fuoco"), facendo intendere di non essere disposto ad accettarli ulteriormente.
In campo, sotto la pioggia, era andato anche il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero, che con ampi gesti delle mani ha chiesto ai tifosi di smetterla, prendendosi anche qualche insulto. Prima di sospendere la partita per qualche minuto, l'arbitro Gavillucci ha chiesto allo speaker di annunciare che in caso di cori ripetuti la gara Sampdoria-Napoli sarebbe stata sospesa con gravi sanzioni nei confronti del club blucerchiato. L'annuncio è stato accompagnato da fischi da parte della tifoseria di casa.
"La nostra è una tifoseria esemplare, chi fa certi gesti non appartiene al calcio. Il calcio è amore, è passione in ogni città. La Samp è un'isola felice cosa c'entrano quattro scappati di casa con il calcio. Sono dovuto scendere in campo per cercare di calmare la tifoseria e sono stato pure infamato". Questo il commento del presidente della Sampdoria Massimo Ferrero nel dopo partita sui cori che hanno portato alla sospensione per 3' del match. "Mi dispiace per quanto accaduto. Ma siamo tra le tifoserie più corrette d'Italia tanto che abbiamo preso meno multe di tutti", ha detto il ds blucerchiato Daniele Pradè. "Genova non è razzista - ha detto il tecnico Marco Giampaolo -i cori sono figli del gemellaggio tra Genoa e Napoli. Si potrebbero evitare ma fanno parte dei cori da stadio. Fuori accadono cose peggiori".