Non si piega, Maurizio Sarri. Ma questo già si sapeva. E anche quando lo scudetto è finito aritmeticamente alla Juventus, l'allenatore del Napoli torna con le sue ragioni, le sue motivazioni. E no, non ha ancora mandato giù che quel Fiorentina-Napoli si sia giocato dopo Inter-Juventus e non in contemporanea: "Dovevamo andare a letto più presto la sera prima di Firenze: la squadra ha subìto un contraccolpo dopo Inter-Juventus".
Quello della mancata contemporaneità delle partite di Napoli e Juve è un tasto sul quale Sarri ha battuto forte anche dopo la vittoria a Genova contro la Samp: "Il grande rammarico di questa stagione è che abbiamo perso un campionato in albergo e non sul campo. La squadra ha subito il contraccolpo per il risultato e per il modo in cui era maturato il risultato di Inter-Juve. Abbiamo perso tre partite e dopo le sconfitte abbiamo fatto tre pareggi, quindi vuol dire che siamo una squadra sensibile. La Lega deve migliorare perché nelle ultime sedici abbiamo giocato quattordici volte dopo la Juventus, considerando che la Juve vince praticamente sempre è normale che ci abbiamo fatto un danno notevole. Questo sport è diventato un business per tutti, ricordiamoci che questo era uno sport. Se si lascia solo il business tutto può finire".
A Sarri è stato chiesto se la Juventus abbia vinto lo scudetto con merito. Questo il suo commento: "Non so se lo Scudetto l'abbia vinto la squadra più forte, la Juventus è sicuramente la più potente, sotto tutti i punti di vista. Se meritasse lo scudetto non lo so, ho visto poche partite della Juventus quest'anno per poterla giudicare".
Giovedì ci sarà la cena sociale di fine anno della società Napoli e Sarri avrà così l'occasione di incontrarsi con De Laurentiis per definire il futuro: "Questa è una tifoseria che io amo profondamente ed una città che amo profondamente e questo non cambierà mai. La cena di giovedì? A meno che il presidente non venga o io non ci vada ci incontriamo per forza".