Spalletti:"Meritiamo di essere qui"

Il tecnico presenta la sfida-Champions: "L'obiettivo è lì. La Lazio è fortissima. Nessuno vuole andarsene"

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Luciano Spalletti presenta lo spareggio-Champions contro la Lazio: i nerazzurri devono per forza vincere. "Loro hanno il vantaggio pratico di avere due risultati su tre, ma abbiamo la partita davanti e l'obiettivo a portata di mano - ha spiegato - Noi fortunati? Macché, ce lo siamo meritati di essere qui. La Lazio è fortissima". Sul futuro. "Nessuno vuole andare via dall'Inter. Vogliono rimanere tutti perché l'Inter è una squadra forte".

Ha detto di credere al 100% alla qualificazione in Champions. Da dove nasce questa convinzione?
"Dal fatto che all'inizio dell'anno miravamo ad essere in questa posizione. Loro hanno il vantaggio pratico di avere due risultati su tre, ma abbiamo la partita davanti e l'obiettivo a portata di mano".

L'Inter merita la Champions più della Lazio? Avere un risultato soltanto è un vantaggio conoscendo l'indole della squadra?
"Ho letto di questa differenza tra chi merita e no, ma chi lo dice che lo meritano più di noi? Il gioco, i pali? Chi lo dice non ha visto le partite oppure ha scarsa conoscenza di quanto accaduto, io ne trovo tantissime di partite in cui avremmo meritato di più. Ho sentito dire che meritano di più perché hanno tre punti di vantaggio, peccato ci sia l'ultima di campionato. Non è una gara di playoff. Loro hanno qualche gol in più, ma possiamo guardare i numeri dei tanti amati pali delle prime quindici partite di campionato. Si diceva che avevamo fortuna, ne abbiamo colpiti 23 contro 10. Ora non si tirano più fuori i pali. L'Inter per quella che è la storia importante che ha avuto qualche avversario se l'è fatto nella sua storia. Io dico che questi ragazzi sono riusciti a reagire a un momento di difficoltà importante e hanno piegato con la loro forza di volontà quel momento e si sono rimessi in carreggiata. Ho sentito dire anche che abbiamo buttato via l'occasione con il Sassuolo e che abbiamo avuto culo perché loro non hanno vinto, ma è un discorso che non sta insieme. C'è poi un discorso di numeri sul meritare di arrivare qui oppure no. E' un'analisi più profonda. Io dico che i calciatori si sono meritati di essere qui perché ho visto come hanno lavorato e ho visto l'amore e l'attaccamento negli spogliatoi dopo la sconfitta di sabato".

E' la più grande occasione degli ultimi anni. Cosa farà di diverso per evitare che ci sia un calo?

"Questa partita racconterà solo se il prossimo anno giochiamo in Champions o no, nel senso che il lavoro rimane lì. E' chiaro che ci sarà una differenza notevole tra giocare la coppa più bella del mondo e l'Europa League, ma intanto quest'ultima si è guadagnata e quest'anno non ci abbiamo partecipato. Abbiamo lavorato nella maniera corretta e abbiamo la possibilità di fare i bilanci in settimana. Domani sera dopo la partita ci sarà grande entusiasmo o grande delusione e verrà condizionato il giudizio dal risultato, ma il lavoro è stato fatto ed è lì. I calciatori hanno dimostrato professionalità, serietà, correttezza. Si sono sempre comportati molto bene, anche in campo. Io in base a questo loro comportamento ho scelto domenica mattina dopo il Sassuolo per dirgli cosa penso di loro, non ho bisogno di aspettare domani l'altro. Gli ho detto che mi sono trovato bene con loro e che ho imparato molte cose. Hanno lavorato in maniera seria, hanno ribaltato il momento di difficoltà. Secondo me la partita col Sassuolo poteva essere vinta, è chiaro che la prima punizione ha fatto la differenza, ma noi siamo in condizione di fare quei passaggi in avanti che ci completerebbero per giocarci dei risultati con le squadre più forti".

Teme che domani possa essere la sua ultima all'Inter?
"Mi trovo benissimo dentro l’Inter. L’importanza di questo momento, la voglia di determinare questo momento, di essere in questa posizione, in confronto la lunghezza del contratto è una barzelletta. E’ talmente bello che del mio contratto ne può fare quello che le pare".

In carriera hai vissuto partite importanti, dovessi posizionare questa nella tua classifica personale dove la metteresti?
"Al pari di tante altre. Quando ci sono gare che possono dare soddisfazioni ai 70mila che ci sono sempre stati e anche a quelli che ci seguono da casa, è questo che diventa fondamentale. Dare gioia ai tifosi. Si meritano la riconferma, i tifosi sono quelli veramente importanti. Possono dare un giudizio, a lunghi tratti hanno apprezzato; per questo sono venuti sempre così tanti. E’ una partita come altre che ho giocato che mi hanno fatto fare conoscenze che possono servire anche ai miei calciatori. Loro non hanno avuto tantissime possibilità di questo contesto di partite”.

Che tipo di gara sarà?
“L’importante sarebbe essere aggressivi, ma equilibrati sulle loro ripartenze. Loro sono bravi a cercare il dritto per dritto, noi se ci apriamo e prendiamo campo diventa poi pericoloso difendersi. Loro sono bravi a giocare in verticale, sono fortissimi con Anderson e Immobile sulla velocità, nell’uno contro uno. Dovremo fare molta attenzione”.

Domani si affrontano l'attacco più prolifico e la seconda difesa della Serie A, ma l'Inter deve vincere e la Lazio non perdere. Cosa conterà di più: aspettare e colpire o fare una gara che magari è più nelle corde dell'avversario?
"In queste gare conta un po' tutto: il carattere la tranquillità di esibire quella capacità di fare la differenza. Il rimanere in partita in maniera equilibrata per lunghi tratti. Conta magari avere quella forza caratteriale e mentale di non lasciarsi condizionare da quanto viene detto e da quelli che sono anche i numeri. Conta quel che sei e che hai fatto vedere. Noi abbiamo fatto vedere soprattutto in questo finale di stagione che possiamo giocarcela alla pari contro la Lazio. Loro sono forti, hanno fatto un grande campionato, ma l'ha fatto anche il Napoli e si tende a sminuire anche loro. Secondo me ha vinto la coppa del manuale del calcio, ma si dice che non hanno portato nulla a casa. Hanno fatto divertire tutti, anche me. La Lazio ha giocato partite di Coppa importanti, meritava di andare avanti. Noi siamo stati fortunati perché non avevamo le coppe? Parla così chi non conosce la realtà, perché con l’Europa League Dalbert poteva rendere di più, Karamoh poteva avere minutaggio in più e non sentirsi sotto esame quando gioca. Le coppe ti danno qualcosa e te ne tolgono altre, poi dipende anche dalla rosa. Loro sono fortissimi, a noi non ha regalato nulla nessuno. Ci siamo meritati di essere qui".

Steven Zhang vi ha detto o chiesto qualcosa di particolare?
"Intanto il chairman Zhang Jindong ci ha mandato un video che guarderemo tutti insieme, Steven Zhang ci manifesta sempre tutto il suo affetto. Mi ha chiesto di viverla senza pressione per me e la squadra, perché abbiamo fatto un buon campionato. Anche lui ha voluto dircelo prima del risultato di Crotone. Secondo me da un punto di vista del rendersi conto di quanto accaduto, siamo psicologicamente al massimo".

Rafinha ha fatto intendere di voler rimanere a prescindere dal risultato di domani. E' convinto che sia così per tutto il gruppo?
"Assolutamente. C'è la volontà e la consapevolezza di poter fare tante cose insieme e che abbiamo un'Inter che ha lavorato e che lavora, che vuole dare e togliersi soddisfazioni andando a vincere delle partite importanti. In parte è già stato fatto. Non vedo nessuno, eccetto magari un momento o un calciatore che vive un qualcosa di particolare in un dato momento e magari esterna il contesto dell'allenamento in base a quanto sta vivendo, nessuno vuole andare via dall'Inter. Vogliono rimanere tutti perché l'Inter è una squadra forte".

“La squadra ha subito una forte delusione dopo il brutto risultato col Sassuolo, però poi con la partita di Crotone ha ripreso fiducia e si è allenata in maniera perfetta e corretta. Bisogna cercare di fare la partita nell’altra metà campo, ci sono momenti diversi, bisogna saper leggere se saltare addosso o fare i guardiani. La squadra si carica da sola, siamo dove avremmo voluto essere all’inizio del campionato. I tifosi hanno fatto vedere l’amore e la delusione per la sconfitta col Sassuolo, ci tengono più di noi. Sono stati sempre al nostro fianco, hanno criticato a volte, ma è giusto così. Il giudizio vero lo devono dare i tifosi, mi sembra che ci siano molti consensi”.

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