Generazioni contro al Foro Italico. L'ultimo atto degli Internazionali 2018 ha le facce di Nadal e Zverev. Due mondi lontani, divisi da undici anni. Il Signore della terra contro il predestinato, il veterano contro l'astro nascente del tennis. Due specialisti, senza dubbio i migliori interpreti del momento della terra rossa. Sul Centrale c'è grande attesa per il match. Un po' perché Rafa manca da qualche anno in finale a Roma, un po' perché l'exploit dell'anno scorso di Sascha ha lasciato il segno.
In bacheca Rafa ha già sette titoli a Roma. Un palmares straordinario. Roba da far impallidire qualsiasi avversario. Ma Zverev potrà contare sull'incoscienza dell'età, sulla consapevolezza di essere ormai un campione vero (negli ultimi 10 Mille, 5 finali) e sul successo romano del 2017, primo Master 1000 conquistato in carriera. L'impressione è che sarà una battaglia equilibratissima, senza esclusione di colpi.
Da una parte Rafa cercherà di replicare il solito film, spingendo col dritto a uncino e le rotazioni. Dall'altra Sascha potrà invece contare sul servizio per aprirsi il campo e sfondare col rovescio l'instancabile difesa di Nadal. Botta e risposta. Fino all'ultimo colpo. Tutto nella splendida cornice del Foro Italico, dove Rafa, mettendo l'ennesimo sigillo, potrebbe anche ritornare numero uno al mondo. Il Centrale attende il suo nuovo re.