Inter da Champions, è la vittoria di Spalletti

Il tecnico di Certaldo centra l'obiettivo prefissato a inizio stagione proprio nell'ultima gara di campionato

Ci ha creduto fino alla fine Luciano Spalletti a quella Champions strappata alla Lazio al minuto 81 dell'ultima gara di campionato. All'Olimpico, nel suo vecchio stadio, contro i biancocelesti di Simone Inzaghi, una sorta di derby per lui. Magari il gioco non è stato esaltante, magari la squadra ha avuto più difficoltà di quanto si aspettasse lui stesso, ma sta di fatto che nel calcio conta il risultato finale. Che dice quarto posto e qualificazione alla prossima Champions appunto. Il ritorno dell'Inter tra le grandi d'Europa, dopo sei lunghe stagioni passate a guardare gli altri, ha un nome e un cognome: Luciano Spalletti.

Il tecnico di Certaldo ha sposato il progetto di Suning sbarcando a Milano, sponda nerazzurra del Naviglio, nell'estate scorsa. Ha ridisegnato l'Inter con il 4-2-3-1, ha ridato linfa a giocatori smarriti (Perisic su tutti), ha saputo costruire un fortino davanti ad Handanovic (quarta difesa della serie A con 30 gol presi, solo uno in più del Napoli e due della Roma), ha saputo rimettere al centro del progetto offensivo un giocatore come Icardi, capace di fare 29 gol e vincere con Immobile la classifica cannonieri. La curiosità? L'argentino, che ora rischia una clamorosa esclusione dai convocati di Russia 2018, ha realizzato lo stesso numero di reti di Dzeko nella scorsa stagione. E chi era l'allenatore del bosniaco nel 2016/2017? Sì, avete indovinato: Spalletti, sempre lui.

Infine, il tecnico interista ha saputo cambiare in corsa affidando la fascia destra a Cancelo (lui sì che già sa di saltare Russia 2018) e la mediana a Brozovic, appena si è accorto del passo indietro, parlando di condizione fisica, di Vecino, tornato poi decisivo proprio con il gol del 2-3 rifilato alla Lazio. Insomma, si è calato nella mentalità nerazzurra. Lo ha saputo fare incoraggiando la squadra, cercando di vedere e tirare fuori le qualità dell'Inter e immedesimarsi anche nella figura di padre severo quando c'era da rimproverare qualcuno. Come era successo a Brozovic dopo l'applauso ironico a San Siro nei confronti del suo pubblico (11 febbraio 2018). 

Con queste mosse è riuscito a conquistare la vetta del campionato il 3 dicembre 2017 dopo il 5-0 contro il Chievo e ha tenuto la nave a galla anche quando da quel giorno fino all'11 febbraio 2018 (2-1 al Bologna) non ha vinto nemmeno una gara. Forse a Milano Spalletti ha trovato una sua nuova dimensione? Probabile. Per averne certezza, ora deve restare su questi livelli e migliorare ancora di più l'Inter. Ci crede lui, ci crede Suning, ci credono i tifosi. Meglio di così, non si può.