Buffon-Uefa, slittata a oggi la sentenza

Decisione in arrivo per i fatti di Madrid. Intanto a Parigi potrebbero dover aspettare il 9 giugno

oraxora placeholder

Il giorno avrebbe dovuto essere ieri, invece tutto è stato - pare - rimandato a oggi. La sentenza Uefa su Gigi Buffon, in predicato di squalifica per i fatti di Madrid, dovrebbe arrivare entro la giornata. Dovrebbe, appunto, perché in realtà era già in calendario ed è inaspettatamente slittata. Dell'importanza del pronunciamento della Uefa nell'affare Buffon-Psg abbiamo detto e ripetuto. A Parigi aspettano di capire quale sarà la sanzione per l'ex portiere della Juve e decideranno poi insieme a lui se mettere la firma sul biennale a 8 milioni su cui le parti si sono accordate nei giorni scorsi.

La novità è piuttosto un'altra e cioè che, come scrive la Gazzetta, la fumata bianca non potrà arrivare prima dell'8-9 giugno quando sempre la Uefa si pronuncerà in merito al Fair Play Finanziario dei parigini. Il che, tradotto, significa che dentro il ventaglio delle possibili sanzioni si va, in questo caso, dalla multa - probabile e per nulla preoccupante - al blocco del mercato. Opzione, quest'ultima, che costringerebbe i campioni di Francia a rinunciare a Buffon.

Che sia insomma per le sue questioni "private" (Real-Juve) o per quelle del Psg, tra Buffon e un ricco futuro all'ombra della Tour Eiffel c'è sempre la Uefa. Stando a questi fatti, si procederà quindi un passo alla volta. Il primo, oggi, dopo aver scoperto l'entità della squalifica che verrà inflitta a Gigi. La seconda tra una settimana, quando "a giudizio" finiranno le spese dell'emiro.

Il tutto mentre il Psg scherza sull'annuncio del portiere e un altro portiere, Areola, rifiuta il rinnovo spaventato dall'arrivo di Buffon e ammicca ad Ancelotti.

Notizie del Giorno

THIAGO MOTTA: "MAI STATO VICINO AL MILAN"

L'INTER PENSA AL COLPO MERET A PARAMETRO ZERO

PELLEGRI: "TORNASSI INDIETRO, NON ANDREI AL MILAN"

RAMI CHIAMA POGBA: "VIENI AL MARSIGLIA, SE HAI BISOGNO SONO IL TUO SOLDATO"

GUARDIOLA: "NON POTEVO LASCIARE IL CITY PROPRIO ADESSO"