Wimbledon 2018, trionfa Djokovic

Il serbo torna a vincere uno Slam dopo due anni: finale vinta in tre set (6-2, 6-2, 7-6)

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Novak Djokovic è tornato grande. Il campione serbo ha vinto per la quarta volta in carriera il torneo di Wimbledon, terza prova stagionale del Grande Slam. L'ex numero 1 del Mondo ha battuto senza troppe difficoltà in finale in tre set il sudafricano Kevin Anderson con il punteggio di 6-2, 6-2, 7-6 (3) in 2 ore e 19 minuti di gioco. Nole torna così a vincere uno Slam dopo un digiuno durato due anni. 

Il primo set è praticamente senza storia: Djokovic parte con il piglio deciso di chi non vuole sprecare la grande occasione e piazza il break già nel game di apertura, sfruttando la prima palla-break del match. Il serbo al servizio lascia le briciola a Kevin Anderson (appena tre “15” in tutto il primo parziale) e così gli unici game lottati sono quelli in cui serve il sudafricano, che nel quinto gioco subisce un nuovo break, a 15, consegnandosi così al suo avversario, che nell’ottavo game chiude con estrema facilità, in 31 minuti, sfruttando il primo set point.

Il copione del secondo set è praticamente identico a quello del parziale di apertura: ancora una volta l’ex numero uno del mondo piazza il primo allungo già nel primo game, a 15, per poi dare un nuovo e risolutivo strappo nel quinto gioco, con un altro break a 15 contro un Anderson che, forse svuotato dalle maratone con Federer e Isner, non sembra avere le forze per controbattere. Il primo timido segnale di reazione del sudafricano arriva nel game di chiusura del secondo set, quando Anderson riesce a procurarsi la prima palla break dell’incontro, ma Djokovic la neutralizza, per poi chiudere il set con un altro 6-2.

Il sussulto dell’ottavo game non è però un fuoco di paglia e lo si intuisce nel terzo parziale, il primo nel quale Djokovic non riesce a fare il break nel game di apertura. Anzi, ora è Anderson a tenere con disinvoltura i propri turni di servizio, mentre il serbo è costretto ad annullare una palla break già nell’ottavo game. Sul 5-4 Anderson ne arrivano altre due, che sono però anche set point, ma il serbo le annulla e si rifugia sul 5-5. La storia si ripete sul 6-5 Anderson: Djokovic va sotto 15-40 e annulla altri tre set point (cinque complessivi), ma alla fine riesce a rimandare il verdetto al tie-break. E lì torna il “vero” Nole: s’invola subito sul 5-1, poi non trema e chiude 7-3 al secondo match point. E da domani rientrerà in top ten. Per ora al numero 10, ma è facile prevedere che la scalata sia appena iniziata.

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