Il Var evolve e ancora una volta l'Italia è in prima linea. A spiegare i miglioramenti teconologici che verranno implementati dalla prossima stagione è il designatore della CAN A, Nicola Rizzoli, che spiega l'introduzione del fuorigioco 3D: "Questa tecnologia rende ancora più preciso il discorso dei centimetri, che può aver creato qualche problema in passato".
Sulla possibilità di allargare l'organico come accade ai Mondiali, Rizzoli specifica che è una "questione di potenzialità. Al Mondiale ci sono poche partite e concentrate, con un numero molto grande di risorse umane. Nel campionato italiano va verificata la fattibilità: attendiamo i risultati e i feedback dal Mondiale".
Secondo Rizzoli, il contributo del Var al calcio italiano è comunque evidente anche dal punto di vista della disciplina in campo: "Quasi il 20% in meno di ammonizioni per proteste è un messaggio positivo - ha rivelato il designatore di A - Oltre a dieci espulsioni in meno dirette per proteste che è un risultato veramente eccezionale".
Di difficile applicazione invece la possibilità di consentire agli allenatori di chiedere l'intervento del Var: "Difficilmente verrà presa in considerazione a livello internazionale perché all'estero ci si fida delle decisioni degli arbitri mentre la cultura del sospetto è un problema dei soli paesi latini".
Daniele Chiffi della sezione di Padova e Federico La Penna (il direttore di gara del playoff tra Frosinone e Palermo) di Roma 1 sono i due arbitri promossi alla Can di Serie A per la prossima stagione 2018/19. Lo ha stabilito oggi il Comitato nazionale dell'Associazione italiana arbitri. Dismessi Claudio Gavillucci per motivate valutazioni tecniche, Antonio Damato e Paolo Tagliavento per limiti di età e Nicola Rizzoli (attuale designatore della Can A) su domanda. Enrico Caliari, Dario Cecconi, Mauro Galetto, Domenico Rocca e Tarcisio Villa sono i cinque assistenti arbitrali promossi dalla B alla A, confermati in deroga Elenito Di Liberatore e Mauro Tonolini, dismessi Crispo e Zappatore per valutazioni tecniche, Di Fiore e La Rocca per limiti di eta', Giulio Dobosz per limite di permanenza nel ruolo.