Juventus, la suggestione Cristiano Ronaldo. Ma è la trattativa più difficile di sempre

Dalle resistenze di Florentino Perez all'ingaggio del portoghese: ecco gli ostacoli che incontreranno i bianconeri

Chiudiamo gli occhi e riavolgiamo il nastro al 26 maggio. Real Madrid-Liverpool 3-1, finale di Champions League. Da Kiev, Ucraina, a Sochi, Russia, non è cambiato nulla nella testa e nel cuore (oltre che nel portafoglio) di Cristiano Ronaldo. La sua voglia di cambiare aria, dire addio alla Spagna, alla Liga, ai trionfi con la Camiseta Blanca. A quelle tre Champions di fila che lo proiettano nella storia del calcio, ancora più in alto. Lì dove pochi riescono a vederlo e, soprattutto, a contrastarlo. "E' stato bello giocare nel Real Madrid", la frase che ha spaventato tutti e ha preso in contropiede un uomo tutto d'un pezzo come Florentino Perez.

Quindi, la domanda è soltanto una. Ora che è fuori dal Mondiale con il suo Portogallo, dove giocherà nella prossima stagione Cristiano Ronaldo? Resterà al Real Madrid con un ingaggio monstre, il più alto del mondo? Oppure tornerà al Manchester United o andrà al Psg dall'amico Cavani, accompagnato fuori dal campo con tanto di applausi dal pubblico di Sochi? Oppure, suggestione delle ultime ore, potrebbe arrivare in Italia sbarcando alla Juventus. Anche solo per calmare (calmarla definitivamente, aggiungiamo) la rabbia dei tifosi per l'aumento notevole del costo dell'abbonamento.

Diciamolo subito, senza paura. La missione è la più difficile di sempre. Ma a volte i sogni si realizzano. Come scrive Tuttosport, ci sarebbe già stato un incontro tra il potentissimo Jorge Mendes, procuratore di Cancelo, e John Elkann (cugino di Andrea Agnelli), presidente di Fiat Chrysler Automobiles e di Exor, la cassaforte di famiglia. Il manager portoghese è stato visto varcare i cancelli del Parco de La Mandria, direzione Royal Park Golf I Roveri, il circolo che dista pochi metri dalla residenza del presidente juventino. Un summit per sognare in grande.

Detto questo, gli ostacoli sono tantissimi. In primis, la clausola di Cristiano Ronaldo. Perez non ha nessuna intenzione di fare sconti sul miliardo. E già così, la trattativa è già tramontata sul nascere. Però, se un giocatore dal calibro di CR7 dice che vuole andare via, allora devi cederlo. Con tanti rimpianti. Senza clausola, quanto vale il portoghese? Il Real Madrid non lo ha mai fatto sapere: 140? 200? Una cifra comunque altissima. Anche se tra i 120 e i 160 è la stessa di Milinkovic-Savic, il vero sogno di Massimiliano Allegri. Soldi che Beppe Marotta e Fabio Paratici stanno cercando di racimolare con le cessioni di molti giovani, di Rugani, Sturaro, Higuain e - davanti a un'offerta importante - di Alex Sandro.

In secondo luogo, l'ingaggio. Al Real guadagna 21 milioni di euro netti all'anno. Ne vuole più di 30 per essere il più pagato del globo. La Juventus ha davvero voglia di mettere a bilancio tra i 60 e i 65 milioni di euro (ingaggio lordo) a stagione? Lo avevamo detto: la missione è la più difficile di sempre. Ma le suggestioni di mercato ci sono e i club prima sondano il terreno, poi hanno il diritto di costruire un plan strategico, infine decidono se andare avanti o fermarsi puntando su altri obiettivi. Quale sarà la trama per Cristiano Ronaldo? A guardare le cifre, se lo può permettere solo il Psg (ed ecco un altro ostacolo). Ma anche dalle parti della Capitale francese ci sono problemi con l'Uefa e il Fair Play Finanziario. Bisogna cedere, rientrare nei parametri e poi iniziare a investire di nuovo. Sullo sfondo resta il Manchester United. E attenzione: anche i Red Devils devono fare i conti, come tutti, con l'ostinazione di Florentino Perez.