Galeotta fu la rovesciata, quella di Cristiano Ronaldo all'Allianz Stadium. Proprio il 3 aprile 2018 è nata la "folle idea" della Juventus di portare a Torino il fuoriclasse portoghese del Real Madrid. A svelarlo è stato il ds bianconero Fabio Paratici: "Nei giorni successivi alla Champions ho sentito il suo procuratore Jorge Mendes, che mi ha riferito dell'emozione del giocatore per quell'applauso. Mi disse "un giorno vorrebbe giocare alla Juve" e io gli risposi 'un giorno...'".
Questo l'incipit della trattativa che ha portato all'affare del secolo. La scintilla è scattata in una sera di Torino di primavera ed è proseguita a giugno: "Quando ci siamo incontrati per definire l'affare-Cancelo - prosegue Paratici - Mendes mi ha spiegato la situazione. Ne ho parlato con il presidente, perché la cosa più difficile era far quadrare i conti". Poi Andrea Agnelli è stato determinante: "Si è preso un paio d'ore e poi mi ha detto 'vai avanti, prova a vedere se c'à veramente questa opportunità'''.
Infine l'ultimo passo con il Real Madrid: "Era un'occasione unica di portare un giocatore che è universalmente riconosciuto come il più forte del mondo, il più determinante, quello che ha vinto più titoli. Quando poi le trattative sono fatte tra due grandi club, quasi delle istituzioni, come Juve e Real Madrid, e hai la volontà del giocatore e una grande professionalità dei suoi agenti, diventa più facile fare business e fare i trasferimenti".
Juve, Paratici: "La folle idea CR7 è nata dopo la rovesciata dello Stadium"
Il ds bianconero: "Vi spiego tutta la trattativa"
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