Maurizio Zamparini è un fiume in piena. Il patron del Palermo, dopo l'arrivo della sentenza sul caso Parma di lunedì, ha mostrato il suo pieno dissenso sulla decisione presa dal Tribunale Federale Nazionale: "Assurda, politica e talmente stupida che, secondo me, equivale a darsi la zappa sui piedi. Hanno condannato Calaiò che ha mandato i messaggi e dovevano togliere i tre punti ottenuti dal Parma contro lo Spezia".
Il patron dei siciliani, prossimo all'addio al club rosanero con la cessione societaria, si è sfogato ai microfono del Corriere dello Sport. L'ira dell'imprenditore friulano è implacabile, la decisione presa dal TFN sul caso degli sms sospetti tra Emanuele Calaiò (squalificato per due anni) e i tesserati dello Spezia sarà dibattuta anche in Appello: "“È accaduto quello che prevedevo sulla base della richiesta della Procura federale. Temevo che facessero passare il comportamento di Calaiò come uno scherzo. E’ una vergogna, in appello dovranno ripartire da quei tre punti. Sono stati talmente stupidi da riconoscere l’esistenza di un reato e poi hanno sbagliato la pena. Voglio vedere come faranno a dire che non è successo nulla. Hanno ammesso il reato, senza però dare alla società una sanzione adeguata su Spezia-Parma, la partita del reato. Assurdo. La penalizzazione andava scontata nel campionato appena concluso, non in Serie A“.
Zamparini, sicuro dell'errore del Tribunale, ha annunciato sì il ricorso in Appello ma anche una possibile causa per danni al Parma: "In appello sono sicuro che la sentenza sarà ribaltata, altrimenti farò causa al Parma per 50 milioni di danni. Alla fine hanno riconosciuto la colpevolezza, no? E c’è anche la questione di Ceravolo che non ha presentato il telefono perché smarrito, guarda caso, proprio il giorno dell’audizione. In appello vinciamo noi, non possiamo fare schifezze fino alla fine. E’ tutto pronto per il ricorso, poi vedremo se sarà necessario andare al terzo grado. Quando ho letto le richieste mi sono messo a ridere. Ora, vogliono farci passare per fessi. 5 punti di penalizzazione in Serie A per una squadra che ha falsificato una partita di B è una sentenza folle, in più il Parma è stato chiamato a rispondere per responsabilità oggettiva, non diretta, una cosa del genere non esiste. Calaiò giocava per il Parma e il risultato non gli interessava per una scommessa, interessava al Parma per andare in A".