Un 2020 con due piloti alla pari e una Ferrari vincente, capace di lottare lungo l'intera stagione con la Mercedes. L'augurio di fine anno di Mattia Binotto, team principal del Cavallino, parte da uno sguardo retroattivo e si volge presto all'orizzonte, tra la consapevolezza degli errori commessi e da non ripetere e la fiducia che quanto di buono fatto troverà prosecuzione nell'immediato futuro: "Del 2109 salvo lo spirito di squadra - ha dichiarato in una intervista esclusiva a Giorgio Terruzzi per SportMediaset - e il modo in cui il gruppo ha lavorato, sempre unito anche sotto pressione, nei momenti di difficoltà, soprattutto dopo un inizio complicato. E salvo poi l'intera stagione di Leclerc, per come si è proposto, per come ha guidato e per i risultati conseguiti, anche come capacità di leadership. Di Vettel salvo la seconda parte di stagione, perché ha saputo reagire dopo un inizio tormentato".
Poi, però, ci sono anche le sfumature più grige: "In particolare - ha aggiunto Binotto - le insinuazioni sulla legalità nel finale di stagione sulla nostra power unit, situazione non piacevole che non avrei voluto vivere". Ma, si diceva, dal passato recente ("i momenti più belli del 2019? La festa in piazza Duomo a Milano e la vittoria di Monza con la festa al muretto") si passa al futuro prossimo e ai regali "sotto l'albero" per il 2020 che deve venire: "A Leclerc e Vettel vorrei consegnare una Ferrari vincente, per me invece chiedo più serenità e tempo per riflettere".
Un augurio che si poggia, concretamente, sulla certezza che l'avversario con cui lottare sarà sempre lo stesso: "La Mercedes è forte, è cresciuta, è sempre velocissima: noi dovremo lavorare per superare i problemi che incontreremo ma la fiducia che nutro poggia sulla sullo spirito di squadra che abbiamo già dimostrato nel 2019".
La nuova Ferrari, intanto, verrà svelata l'11 febbraio, mentre pochi giorni dopo, il 18, scenderà in pista per i primi test.