"La nuova società è seria e credo nel progetto che mi hanno esposto". Così Paolo Maldini ha battezzato il suo ritorno al Milan, questa volta in società: "Leonardo è stato fondamentale per la decisione, lavorerò con lui nell'area sportiva e condivideremo ogni decisione. Voglio portare senso di appartenenza e aiutare il gruppo". Partendo da Gattuso: "Non è mai stato in discussione, per noi è un valore aggiunto". Sui tifosi: "Rapporto ottimo".
- Cosa ti ha convinto di questo progetto?
Non ho mai detto di no senza parlarne prima. Con Barbara Berlusconi il discorso non è andato a buon fine, con la proprietà cinese non avevo nemmeno definito il ruolo. Adesso la situazione è diversa. Leonardo mi ha esposto il progetto, ho parlato con i proprietari che mi hanno spiegato quello che vogliono fare. Credo in questo progetto e sono contento di esserne parte.
- Quanto ha pesato Leonardo nella scelta?
E' stato fondamentale, le persone fanno la differenza. Ci completeremo in questa nuova avventura. Mi ha chiamato una ventina di giorni fa, quando è stato chiamato a sua volta. Ho incontrato la proprietà a New York e le cose sono state fatte in maniera rapida.
- Come svolgerai il ruolo dietro la scrivania?
Parlo un po' di più rispetto a prima, ma il carattere è quello. Il ruolo è diverso, ma il senso di appartenenza e quello che ho trascorso al Milan deve essere trasmesso ai giocatori e non solo.
- Cosa ti ha convinto del progetto?
Progetto e ruolo sono due aspetti legati. Nelle proposte precedenti non abbiamo trovato una posizione giusta. Avere Leonardo al mio fianco è importante, perché conosco la materia e l'ambiente. Il fatto fi affiancarlo è stato fondamentale.
- Di che settore ti occuperai?
Prima squadra, giovanili, mercato, rapporti tra società e allenatore. Io e Leonardo condivideremo tutti gli aspetti sportivi, avremo le stesse mansioni.
- Senti il peso di far tornare grande il Milan?
Sento molto la responsabilità, ma anche la gioia di tornare nel mio ambiente, quello che mi ha dato tutto a partire da mio padre, fino ai miei figli.
- Nove anni dopo che calcio pensi di ritrovare?
C'è un'evoluzione continua e chi non lo capisce rimane indietro. A livello tecnico e tattico c'è stato qualceh cambiamento, ma rispetto al 2009 non c'è stato chissà quale cambiamento.
- Sei una garanzia per i tifosi milanisti: cosa prometti loro? Hai già parlato con Gattuso?
La società deve essere solida come prima cosa e questa società lo sarà. Non faremo spese pazze, ma ho avuto garanzie del fatto che la proprietà sia seria e voglia tenere la guida sul medio-lungo termine. Non posso prendere impegni a breve termine perché sarebbe brutto nel confronto dei tifosi. Con Gattuso ho parlato. Veniamo da due sesti posti e cercheremo di migliorare la squadra.
- Cosa porterà Maldini alla squadra?
Voglio che i ragazzi lottino per un obiettivo comune, ma bisogna lavorare su tutto. E' tutto in evoluzione, anche il rapporto coi media e coi social.
- Sul mercato può arrivare un nome di top livello per il centrocampo?
(Risponde Leonardo) Compatibilmente con il Fair Play Finanziario non ci sarà un top in mezzo. Proveremo a studiare il modo per farcela comunque trovando dei sistemi, ma non è detto che ci riusciremo. E' difficile da capire, ma dobbiamo spendere quanto incassiamo o con perdite minime. Ci siamo presi degli impegni con la Uefa e non possiamo uscire fuori da quello
- Come riassumeresti la voglia di tornare al Milan?
L'amore verso questo club e verso il calcio. Se avessi fatto una scelta nel calcio l'avrei fatta nel Milan o nella Nazionale, non c'erano alternative. Sono qua sia per imparare che per dare tanto. Non potevo avere compagni migliori per iniziare questa nuova carriera.
- Chi sarà il nuovo capitano?
Saranno coinvolte più componenti, giocatori e tecnico in primis.
- Tu e Leonardo non vi siete lasciati benissimo con la curva sud: come pensi di rapportarti a loro?
Il rapporto mio con i tifosi è stupendo, mi amano e me l'hanno sempre dimostrato. Quello che è successo il giorno del mio addio è rimasto là e non è nei miei pensieri. Sarò giudicato per quello che farò.
- Che accoglienza ti aspetti dalla Curva che si era schierata con l'ex dirigenza?
Non mi aspetto niente. Non mi aspetto striscioni da dirigente, non l'ho mai fatto.
- Cosa ti è mancato di più in questi nove anni?
Mi mancavano certe cose dello spogliatoio e certe tensioni pre-gara, ma è normale. Ho sempre seguito il calcio e il Milan. Ora voglio concentrarmi sul futuro e non sul passato.
- Che giocatore ti incuriosisce della rosa? Romagnoli-Caldara come li vedi?
Sono la coppia del futuro. Il colpo Higuain non è solo per l'attaccante, ma anche l'aver preso un giovane centrale importante. Della rosa mi ha fatto impressione Cutrone perché lo seguivo dalle giovanili e ha una voglia fuori dal comune.
- Che strategia hai in mente per il settore giovanile del Milan?
Si può sempre migliorare anche se le cose sono state fatte bene in questi anni. Sarà un argomento dei prossimi giorni.
- La tua figura può essere utile anche per Donnarumma per farlo diventare un simbolo?
Credo che lo sappia perché ha fatto la trafila delle giovanili. Ha avuto tante pressioni, ma ovviamente l'idea è anche quella di aiutare nei rapporti complicati.
- Sarà un Milan italiano?
C'è qualche similitudine tra il mio Milan e questo in termini di italiani, soprattutto in difesa. Il gruppo italiano giovane sarà importante per il nostro futuro.
- In quanti anni pensate di tornare ad alzare trofei?
(Parla Leonardo) L'obiettivo è quello di far alzare al Milan nuove coppe. Bisogna avere pazienza, anche se sappiamo che l'esigenza è quella.
- Cosa dirai a Gattuso per tranquillizzarlo?
Rino non è mai sereno. E' un uomo di calcio, la sua riconferma non è mai stata messa in discussione. E' un punto che trasmette grandi valori ed è importante per il gruppo di ragazzi giovani.
- La difesa è molto giovane: la tua figura a livello tecnico e di appartenenza quanto influirà?
C'è un allenatore per questo e i ruoli sono ben definiti. Hanno l'età giusta per tirare fuori il meglio di sé.