JUVENTUS

Juventus: pro e contro del tridente Cristiano Ronaldo-Higuain-Dybala

Cinque gol in 92' insieme ma bisogna anche tenere conto degli equilibri: ora Sarri ci pensa

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Dybala che mette Cristiano Ronaldo davanti alla porta per l'1-0, Dybala che crea i presupposti per il 2-0 di Higuain: il match contro il Bayer Leverkusen è stato il quarto capitolo della storia di un tridente che affascina i tifosi, ma che ancora non fa breccia nel cuore di un allenatore visionario finché si vuole, ma pur sempre attento agli equilibri. La storia inizia alla vigilia di Juventus-Bayer Leverkusen, seconda giornata di Champions League. Qualche giorno dopo, a San Siro, l'Inter non molla l'1-1 faticosamente conquistato e così, al diavolo la maturità, Sarri decide di radunare per 9' i tre amici del bar, dal 62' all'71': il gol vittoria di Higuain arriva dopo, con il Pipita e Ronaldo in campo e Dybala già richiamato in panchina perché Brozovic iniziava giocare troppi palloni senza essere pressato.

La strada comunque è tracciata: tutti e tre insieme, a volte, si può fare. Un mese dopo, 6 novembre, Sarri ricorre di nuovo ai tre super-attaccanti per raddrizzare la situazione contro la Lokomotiv Mosca, che è in vantaggio all'Allianz Stadium: in 33' di tridente Dybala ribalta totalmente la partita. Servirà radunare di nuovo i tre amici del bar sull'1-2 contro il Sassuolo (26' con rigore del pareggio firmato Ronaldo) e infine a Leverkusen, con due assist di Dybala per i gol di Ronaldo e Higuain in 24'.

Totale: cinque gol in 92' stagionali di Dybala+Ronaldo+Higuain. Ci vogliono sempre determinate condizioni (un risultato da ribaltare o, come spiegato da Sarri a Leverkusen, un avversario che fatica a ripartire), ma varare il tridente a qualificazione già acquisita e senza obbligo di vittoria sembra un segno di apertura, seppur timido. In due mesi, e in vista di Juve-Udinese, si è passati dal tridente ipotizzabile soltanto al bar a un meno categorico "se possono partire dall'inizio non lo so" (citando lo stesso Sarri).