Nacer Bouhanni esulta in volata nella sesta tappa della Vuelta, al termine dei 155,7 km da Huercal-Overa a San Javier-Mar Menor. E' decisivo lo sprint finale, con Van Poppel e Viviani che arrivano rispettivamente secondo e terzo. Alle loro spalle gli altri due azzurri Consonni e Trentin, nono posto per Sagan. Caduta per Felline. Conserva la maglia rossa Molard, a 41” nella generale c’è Kwiatkowski.
Con la maglia rossa appena passata sulle spalle di Molard la Vuelta riparte per la sesta tappa in una frazione in cui i velocisti possono tornare a recitare un ruolo di primissimo piano. Due percorsi dalle pendenze importanti sono oramai alle spalle, Viviani e Sagan si candidano alla vittoria con Nizzolo e Trentin pronti a stupire dopo aver dimostrato una buona forma negli ultimi giorni. In avvio partono subito i primi tentativi di fuga: Porte, Cubero e Matè sono i primi a staccarsi trovando un vantaggio consistente già ai 10km, con il gruppo distanziato a più di 3’. La situazione varia solo passato l’Alto del Garrobillo, quando i fuggitivi calano d’intensità dando il via al ritorno del gruppo maglia rossa. Il distacco si riduce sotto i 2' quando inizia la seconda ascesa verso l’Alto del Cedacero, nelle retrovie emerge il lavoro di Viviani e Nizzolo. Il margine del terzetto di testa si riduce fino ad azzerarsi. Il gruppo si ricompatta, l’azzurro Felline cade rimediando un taglio al volto e vengono coinvolti, in maniera minore, anche altri corridori tra cui Campenaerts. La corsa si spacca in due, ad approfittarne sono Aru, Trentin e Sagan che prendono la testa della corsa. Viviani parte subito dopo di loro e recupera il distacco portandosi al comando. A 5km dal traguardo ci prova anche Nibali. L’arrivo è in volata con Trentin che sembra in vantaggio, Bouhanni però torva il varco giusto e riesce a staccare tutti chiudendo al primo posto. Restano beffati dietro di lui Van Poppel e Viviani, che precedono il quarto e quinto posto di Consonni e Trentin. Sagan è nono, Nizzolo 11esimo. Aru e Nibali arrivano a breve distanza ma devo accontentarsi della 26esima e 29esima posizione. Dopo la caduta Felline è 72esimo. Molard conserva la maglia rossa, alle sue spalle Kwiatkowski precede Buchmann, Yates e Valverde. Il primo degli azzurri nella generale è Aru al 13° posto a 1’28” di ritardo.