Serie A: Mandzukic lancia la Juve

Il Parma dura un tempo, il croato e Matuidi fanno esultare Allegri

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Nel terzo anticipo della terza giornata di Serie A, la Juve batte 2-1 il Parma e rimane in vetta alla classifica a punteggio pieno. Al 'Tardini' Cristiano Ronaldo resta ancora a secco, ma ci pensa Mandzukic a stendere i padroni di casa. Il croato sblocca il match dopo 2', poi al 58' serve un assist di tacco a Matuidi per il gol che scaccia i fantasmi. Il momentaneo pari di Gervinho al 33', il migliore tra i ducali. Dybala entra solo all'80'.

Mentre Cristiano Ronaldo ci prova in tutti i modi ma non riesce a sbloccarsi e Dybala passa più tempo in panchina che in campo (solo 10' più recupero, non un bel modo per festeggiare la 100a in A con la Juve), Allegri non perde di certo il sonno e può ringraziare Mario Mandzukic, uno degli ultimi ad arrivare dopo il Mondiale ma già in grandissima forma. Dopo il gol che ha chiuso la pratica contro la Lazio, l'attaccante croato ha vissuto una serata da incorniciare al Tardini, dove ha lasciato il segno con la rete che ha sbloccato il match prima di servire l'assist di tacco a Matuidi che sono valsi tre punti fondamentali. In questo momento il bomber che non sorride (quasi mai) è fondamentale in questa squadra ed è il partner ideale di CR7, l'uomo che lo sa affiancare al meglio in attacco e allo stesso tempo coprirgli le spalle in fase difensiva. Il portoghese, anche questa sera, ci ha provato in tutti i modi, ma ancora una volta deve rinviare l'appuntamento con il primo gol. La rabbia per la mancata assegnazione del premio Uefa come miglior giocatore non si è trasformata in energia positiva in campo: maluccio il primo tempo, sicuramente meglio nella ripresa, ma un'inconsueta imprecisione lo ha lasciato ancora a secco. Allegri ha un collettivo fortissimo, una panchina ricchissima sulla quale si siede mal volentieri Dybala: dopo 90' in panchina contro la Lazio, al Tardini la Joya ha giocato solo 10' più recupero: briciole e il morale rischia di finire sottoterra. La Juve ha sì sofferto nella prima frazione, ma ha sempre dato la sensazione che prima o poi il gol lo avrebbe fatto. E se a regalarti i tre punti è uno che di gol ne fa con il contagocce, allora è tutto oro colato per un futuro che più roseo non si può. I complimenti vanno fatto anche al Parma, davvero ammirevole e consistente nella prima frazione. In pratica fino a quando Gervinho non ha finito la benzina: il caloroso applauso dei suoi tifosi a fine match è il giusto tributo a una squadra che ha dato tutto ciò che aveva.

Il primo tempo che va in scena al Tardini è davvero bello ed emozionante. Soprattutto per merito di un Parma che ha il pregio di non disunirsi dopo il gol subito a freddo da Mandzukic, al secondo centro in tre partite. I gialloblù, invece, sono bravi a rimanere concentrati e in partita, creando diversi grattacapi a Chiellini e compagni. Merito di Gervinho e Di Gaudio, infaticabili sugli esterni, autentiche spine nel fianco, e di Stulac, fermato solo dalla traversa e da Szczesny. E mentre Ronaldo si vede solo per due colpi di testa fuori dallo specchio, molto più concreto è Gervinho che da pochi passi trova il pareggio e fa esplodere il Tardini. La Juve paga a carissimo prezzo la momentanea inferiorità numerica per medicare Cuadrado. L'ivoriano reduce da un'esperienza in Cina è indemoniato e nel finale di tempo regala a Rigoni un pallone d'oro, ma l'ex Genoa calcia addosso a Szczesny. Una prima frazione perfetta per i padroni di casa, mentre Allegri non può essere soddisfatto perché i suoi sono riusciti a complicare - come contro il Chievo - una gara che si era messa subito in discesa.

Nella ripresa tra le fila dei padroni di casa subentra una certa stanchezza, soprattutto quando cala il suo uomo migliore, Gervinho. La Juve spinge con costanza e i padroni di casa finiscono alle corde: il colpo del ko è siglato da Matuidi poco prima dell'ora di gioco. Recuperare la Juve una volta è difficile, farlo la seconda quasi impossibile. E così sono i bianconeri a sfiorare ripetutamente il tris: Ronaldo non trova mai lo specchio e Douglas Costa è fermato solo dal palo. La Juve vince con merito, il Parma lotta ed esce a testa altissima: peccato che l'impegno non dia punti.

Gervinho 7,5 - La benzina è poco, ma nell'ora in cui gioca è il migliore dei suoi e non solo per il gol. Con le sue accelerazioni manda in tilt la retroguardia bianconera.
Stulac 6,5 - Nel primo tempo fa girare alla perfezione la squadra e va vicino due volte al gol: traversa e Szczesny gli negano la gioia.
Rigoni 5 - L'impegno non manca e corre e lotta con i compagni, ma ha sulla coscienza l'occasione del 2-1 sciupata malamente.

Mandzukic 7,5 - In attesa che CR7 e Dybala trovino la migliore forma, Allegri può dormire sonni tranquilli grazie al croato che sblocca la partita e regala di tacco a Matuidi la palla del gol-vittoria.
Matuidi 7 - Allegri prima di rinunciare al francese ci pensa due volte e il motivo è abbastanza chiaro: cuore e polmoni al servizio della squadra e se c'è l'occasione la butta anche dentro.
Cristiano Ronaldo 5,5 - Terza gara senza segnare e questa è la notizia negativa in casa bianconera. Nel primo tempo solo un paio di colpi di testa, cresce nella ripresa, ci prova in tutti i modi ma non riesce a sbloccarsi.

PARMA-JUVENTUS 1-2
Parma (4-3-3): Sepe 6,5; Iacoponi 5,5, Bruno Alves 6, Gagliolo 5,5, Gobbi 6; Rigoni 5 (15' st Deiola 5,5), Stulac 6,5, Barillà 5,5; Gervinho 7,5 (16' st Da Cruz 5), Inglese 6,5, Di Gaudio 6,5 (35' st Ceravolo SV). A disp.: Frattali, Bagheria, Dimarco, Sierralta, Gazzola, Sprocati. All.: D'Aversa 6,5
Juventus (4-3-3): Szczesny 6,5; Cuadrado 6,5, Bonucci 6, Chiellini 6, Alex Sandro 6; Khedira 6 (35' st Dybala sv), Pjanic 5,5 (28' st Emre Can 6), Matuidi 7, Bernardeschi 5,5 (10' st Douglas Costa 6), Mandzukic 7,5, Ronaldo 5,5. A disp.: Perin, Pinsoglio, De Sciglio, Benatia, Rugani, Barzagli, Cancelo, Bentancur, Kean. All.: Allegri 6,5
Arbitro: Doveri
Marcatori: 2' Mandzukic (J), 33' Gervinho (P), 13' st Matuidi (J)
Ammoniti: Pjanic (J), Bernardeschi (J), Rigoni (P), Cuadrado (J)

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