La nona tappa della Vuelta a España, la Talavera de la Reina-La Covatilla (200,8 km) va allo statunitense Ben King (Dimension Data) che bissa il successo della quarta frazione staccando i suoi dieci compagni di fuga e trionfando su Mollema (a 48”) e Teuns (a 2’38”). La maglia rossa di leader passa a Simon Yates, con un secondo di margine su Valverde. Lunedì giornata di riposo: si riparte martedì con la decima tappa, la Salamanca-Fermoselle, adatta ai velocisti.
Le tante insidie di giornata stuzzicano l’appetito degli attaccanti da lontano, così la fuga che caratterizzerà la giornata parte dopo appena un paio di chilometri. Sono undici i fuggitivi che, con il benestare del gruppo, accumulano presto qualche minuto di vantaggio: all’attacco ci sono Dylan Teuns (BMC Racing Team), Thomas De Gendt (Lotto-Soudal), Ben King (Dimension Data), Reto Hollenstein (Katusha-Alpecin), Thomas Leezer (LottoNL-Jumbo), Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Jesus Ezquerra (Burgos-BH), Lluis Mas (Caja Rural-Seguros RGA), Luis Angel Mate Mardones, Kenneth Vanbilsen (Cofidis) e Aritz Bagües (Euskadi-Murias). La prima grande salita di giornata è il Puerto del Pico (15.3km, 5.5%), che vede transitare per primo Luis Angel Mate Mardones, già titolare della maglia di leader dei Gpm, che incrementa così il proprio margine sugli inseguitori. Intanto il gruppo è ora a oltre cinque minuti di distacco dagli undici attaccanti. La seconda ascesa di giornata è l’Alto de Gredos, salita meno impegnativa della precedente, che vede transitare per primo ancora Mate Mardones, che precede Mollema e King. Il gruppo lascia ancora fare e gli undici attaccanti danno l’assalto anche al terzo Gpm di giornata, il Puerto de Peña Negra (salita di seconda categoria). Anche in questo caso è lo spagnolo Mate Mardones a transitare per primo, conquistando così altri cinque punti che gli permettono di allungare decisamente nella classifica dei Gpm. Dietro il gruppo continua a perdere terreno, tanto che i fuggitivi arrivano a superare i dieci minuti di margine.
Tra gli undici attaccanti iniziano le scaramucce per cercare di scremare il gruppetto: i primi a mollare sono Bagues e Vanbilsen, ma anche Ezquerra e Leezer si staccano, cosi in testa alla corsa restano in sette: Thomas De Gendt (Lotto Soudal), Ben King (Dimension Data), Lluis Mas (Caja Rural-Seguros RGA), Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Dylan Teuns (BMC Racing Team) e Reto Hollenstein (Katusha-Alpecin). Il gruppo intanto inizia a fare sul serio e riduce il gap a circa sette minuti. Nel finale le emozioni non mancano: attaccano King e Mas, poi King se ne va via da solo e guadagna circa un minuto su Mollema, Mas Bonet, Teuns, Hollenstein, De Gendt e Mate Mardones. King arriva fino a un minuto e mezzo di margine, poi dai sei inseguitori Mollema prende l’iniziativa, stacca tutti gli altri e inizia a guadagnare sul leader. Dal gruppo dei migliori, ora a meno di cinque minuti da King, si stacca intanto la maglia rossa Molard: il simbolo del leader passerà di mano a fine tappa. Molletta continua a guadagnare su King, che ai -3 km ha ancora solo 18” di margine ma non molla. E fa bene, perché il tratto duro è ormai passato e nel finale lo statunitense torna a guadagnare sull’olandese, fino a trionfare con 48 secondi di margine su Mollema. Terzo Teuns a 2’38”.
Tra i big la battaglia si accende solo negli ultimi due chilometri: Lopez e Quintana attaccano, su di loro rientrano Kelderman, Uran e Izaguirre. Al traguardo Lopez è quarto a 2’40”, con lo stesso tempo di Quintana e Kelderman, Uran chiude a 2’43”, Izaguirre a 2’46”, Simon Yates a 2’49” e prende la maglia rossa di leader per appena un secondo su Valverde, visto che lo spagnolo cede qualcosa nel finale e chiude a 3’04”. Classifica generale comunque cortissima: Quintana terzo a 14”, Buchman a 16”, Izaguirre a 17”. Il nostro Fabio Aru è 11° a 1'08" da Yates. Domani giornata di riposo: si riparte martedì con la decima tappa, la Salamanca-Fermoselle, adatta ai velocisti.