Vieri, che spettacolo a Pressing: "Ronaldo non si discute"

Bobo a ruota libera su CR7, sul Napoli, sul gol di Quagliarella e molto altro...

Il solito Bobo Vieri, genuino e senza peli sulla lingua, tranchant, diretto. Su tutto. A partire da Cristiano Ronaldo. L'incontro con Pier Pardo a Pressing è uno spettacolo, da subito. Nemmeno il tempo di lanciare un servizio che riassumeva il momento non esaltante di Ronaldo alla Juve e l'astinenza di gol del portoghese: "Se discutiamo Ronaldo me ne vado", scherza Bobo. E ancora: "Bisogna lasciarlo stare - continua -. In Italia siamo capaci di criticare anche lui ma il problema secondo me non esiste. Ha sempre fatto tantissimi gol. Lui vuole segnare e se avesse avuto fortuna avrebbe già fatto 5 gol in 3 partite. Significa che le occasioni le ha avute, è la palla che non vuole entrare. La Juve deve imparare a metterlo nelle condizioni di poter segnare e lui deve ambientarsi, è solo alla terza partita. Ha avuto molte occasioni, è sempre lì e si vede che è il più forte di tutti: prima o poi la palla entrerà".

Dubbi zero. Anzi, per Vieri pure meno. "La Serie A e la Liga sono due campionati completamente diversi ma i gol li farà - spiega Bobo -. Non so quanti ma li farà. Il partner d’attacco ideale per CR7? Io farei giocare sempre Douglas Costa e Dybala ma decide l’allenatore. I falli di Pjanic e di Cuadrado puniti solo col giallo? Per me erano tutti e due rossi”.

Da Ronaldo al resto del campionato, a partire dal Napoli, fresco di sconfitta contro la Samp: "Troppo turnover per il Napoli? Cambiare alcuni giocatori serve ma il Napoli non ha giocato in settimana: in questo momento non avrei fatto turnover. Però io non sono l’allenatore".

" Il gol di tacco di Quagliarella? E’ un colpo d’istinto, quando ricevi quei cross non hai tempo per pensare. Un giudizio su Milik? È fortissimo. Oggi non ha potuto fare niente, ha ricevuto pochissimi palloni ed era sempre raddoppiato. Ma resta un grandissimo attaccante".

Decisamente tranchant anche il giudizio sull' Inter: "Nainggolan? E' forte, ha qualità tecniche e un gran tiro. Dove possono arrivare i nerazzurri? In Champions, nessuno può giocarsela con la Juve, ma l'Inter tutti gli anni devono arrivare in Champions. Non c'è nessuna anti-Juve, l'unica al massimo è il Napoli". Vieri descrive così il rapporto con i tifosi nerazzurri: "Sono stati sei anni intensi e bellissimi". Apertura a Moratti: "Non so se avremo mai un chiarimento. Se mi invitasse per un caffè, lo prenderei".

Da bomber a bomber, su Cutrone: "Ti piace? E' un buon giovane. Con Higuain? In teoria no, sono due centravanti, ma quando mancano dieci minuti come venerdì va benissimo".

C'è spazio anche per la nuova Nazionale di Mancini: "Roberto è bravissimo, l'uomo giusto per la Nazionale: è stato uno dei migliori giocatori italiani e sa cosa fare. E poi ha convocato tanti giovani, è fondamentale. Con il tempo torneremo ad essere l'Italia. Balotelli mi convince? Così così".

Sul suo passato: "Seguo con affetto tutte le squadre in cui ho giocato, avevo il sogno di giocare in serie A e Nazionale e li ho coronati. Ronaldo fenomeno il giocatore migliore con cui ho giocato, veloce e tecnico. E poi Mancini che era il mio idolo da bambino, Zidane, Del Piero, Totti, Inzaghi Montella, Salas, Boksic, Crespo, Recoba. Maldini al Milan? Era ora".

Infine, divagazione sul personale: "Fra poco diventerò  papà e non vedo l’ora, è la cosa più bella che mi potesse capitare. A fine novembre arriverà una bimba".