In ordine strettamente gerarchico le cose sono andate esattamente così: settimana scorsa il Cda con, tra le altre cose, la questione amministratore delegato all'ordine del giorno e confermata dal presidente Scaroni. Quindi, venerdì, la prima a San Siro di Gordon Singer, figlio del numero uno di Elliott Paul Singer e, di fatto, l'uomo incaricato di rappresentare la proprietà. Visto così niente di che, in realtà trattasi di mosse decisive e importanti per completare la nuova struttura societaria del Milan.
Nella fretta di sostituire il vecchio management e allo stesso tempo occuparsi di rinforzare la squadra, era sembrato a tutti logico che che la nomina di un amministratore delegato, figura ovviamente chiave, dovesse essere rinviata a settembre. Il punto è che settembre è arrivato e la proprietà statunitense è ora determinata più che mai ad arrivare al dunque. Il nome in cima alla lista dei Singer è noto da tempo ed è quello di Gazidis, ad e manager di altissimo livello all'Arsenal. Di lui si era parlato da subito ma restavano da risolvere un paio di questioni. La prima: Gazidis deve liberarsi dall'Arsenal e la scelta non è delle più semplici. La seconda: ad unico o affiancato da Umberto Gandini, altro uomo storicamente Milan tacciato di pronto ritorno alla base?
Intanto l'offerta c'è ed è stata presentata a Gazidis. Sul piatto ci sono 4 milioni di euro a stagione insieme a un ultimatum a questo punto quasi obbligatorio per la famiglia Singer. La proprietà rossonera ha infatti ben chiara un'altra questione: di fronte alla Camera Giudicante della Uefa, cui sarà richiesto un nuovo voluntary Agreement, il Milan vuole arrivare con il nuovo organigramma completo e ben definito. Quindi il temmpo, inevitabilmente, stringe.
Resta intanto sempre aperta anche la posizione di Umberto Gandini. Se Gazidis dovesse rifiutare la proposta del Milan, è praticamente certo che la carica sarà offerta in esclusiva a lui. Altrimenti la suddivisione dei compiti con il manager del Gunners resta probabile: al primo sarebbe affidata la parte più strettamente amministrativa, al secondo quella operativa.