Nazionale, Belinelli attacca Sacchetti: "Mi ha dato fastidio, faccia i nomi"

La guardia dei San Antonio Spurs risponde al c.t. azzurro: "Se ci fossero dei problemi, preferirei che Meo me ne parlasse a voce"

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L'inizio della nuova stagione NBA è alle porte (training camp al via il 24 settembre), ma prima di cominciare Marco Belinelli, guardia dei San Antonio Spurs, ha voluto togliersi qualche sassolino dalla scarpa per quanto riguarda la Nazionale, impegnata in questi giorni in due partite di qualificazione al Mondiale: “Alcune parole del c.t. Sacchetti mi hanno dato veramente fastidio” ha detto il Beli sulle pagine della Gazzetta dello Sport.

Belinelli, che non fa parte del gruppo azzurro per le sfide contro Polonia e Ungheria, non ha usato mezzi termini: “Ci sono polemiche uscite dopo la mia rinuncia che mi hanno infastidito - ha detto - Con Sacchetti, Brunamonti e il presidente Petrucci sono stato sincero fin dal primo giorno, dicendo che per me sarebbe stato molto difficile esserci. Ho incontrato di persona Meo e ne abbiamo parlato, mi sono confrontato con lui prima ancora di sentire Popovich o Messina (coach degli Spurs, ndr). Dire o far capire che ci sono persone che non pensano alla Nazionale o che della Nazionale se ne fregano è una delle cose che mi ha dato fastidio. Se ci fossero dei problemi, preferirei che Meo me ne parlasse a voce, dicendo il nome delle persone a cui fa riferimento, senza parlare in generale".

Il neo giocatore degli Spurs si riferisce in particolare ad una dichiarazione del c.t. datata 25 agosto, quando Sacchetti disse che “ Datome e Melli , oltre ad essere giocatori importanti, sono anche delle persone giuste: sanno stare nel gruppo, aiutano la squadra e non pensano solo a loro stessi”. Parole che non sono affatto piaciute al Beli, che ha spiegato: “Reputo la Nazionale fondamentale, ci sto male quando sono costretto a dire di no, ma per un ragazzo di 32 anni sarebbe stato un grosso rischio giocare queste due sfide così a ridosso dall’inizio della stagione NBA. Tant’è vero che l’80% dei giocatori NBA non ci andrà per le mie stesse ragioni. Non penso minimamente a dire addio alla Nazionale - ha aggiunto - ho un rapporto magnifico con i miei compagni di squadra e con tutto lo staff che ruota intorno alla maglia Azzurra. Per questo ci tengo a ribadire che non è un addio e voglio stare col gruppo: per far sentire che non è una rinuncia definitiva, ma un arrivederci al Mondiale ”.
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