"Ha chiuso la porta da solo". Joachim Löw non poteva usare parole più chiare per sancire definitivamente l'addio di Mesut Özil alla nazionale della Germania. Il commissario tecnico tedesco ha escluso ancora una volta il ritorno del centrocampista dell'Arsenal in una intervista alla Sport Bild, ricordando che "Mesut non mi ha ancora chiamato, eppure ho provato a contattarlo più volte nelle ultime settimane, via messaggio e telefono. Ha preso la sua decisione e devo accettarla".
Ora l'allenatore che ha portato la Mannschaft sul tetto del mondo dovrà fare a meno del talento del "turco", che si è autoescluso dopo il fallimento a Russia 2018 e a causa delle critiche ricevute dopo le foto con Recep Tayyip Erdogan a maggio. Özil a luglio aveva accusato addirittura il presidente della federcalcio tedesca Reinhard Grindel di "incompetenza" e aveva scritto chiaramente sui social network che non sarebbe rientrato in nazionale finché ci sarebbe stato un "sentimento di razzismo e mancanza di rispetto" nei suoi confronti.
Dal canto suo, Löw ha voluto liquidare la questione: "Dal mio punto di vista, Mesut Özil ha spiegato in modo chiaro il proprio ritiro e con questo ha chiuso la porta da solo. Un ritorno non è assolutamente un tema". Ma non dimentica affatto quello che l'ex madridista gli ha dato a livello tecnico: "È stato un mio giocatore per 9 anni in cui ci sono stati pochi bassi e molti alti, soprattutto abbiamo vinto la Coppa del Mondo e questo rimarrà per sempre. Penso ancora che lui sia uno dei migliori giocatori che la Germania ha avuto negli ultimi 30 anni", ha concluso Löw.
E ora testa alla Francia e alla ripartenza dopo la grande delusione dei Mondiali. Fare bene e vincere contro i nuovi campioni darebbe una grande iniezione di fiducia agli uomini di Löw, che ha fatto una promessa: "La qualità che abbiamo avuto negli ultimi anni, sono sicuro che ce l'abbiamo ancora, ma ora si tratta di metterla in campo, sta a noi riaccendere il fuoco. Sono sicuro che i giocatori daranno il massimo per fare una bella partita".
Sarà difficile battere Griezmann e compagni e comunque l'esperienza in Russia non potrà essere cancellata con due belle partite, ma sul modo di giocare della sua Germania, il ct non ha dubbi: "Non abbandoneremo la nostra visione di possesso palla, ma abbiamo bisogno di un equilibrio migliore. In alcune partite dobbiamo adattarci, la divisione dei compiti sarà leggermente diversa. Dobbiamo mettere tutte le nostre energie per raggiungere il nostro obiettivo e tutti i giocatori devono affrontare anche compiti difensivi", ha concluso.