Arriva la terza vittoria italiana alla Vuelta. A centrarla è Alessandro De Marchi (Bmc), bravo a staccare i compagni di fuga e trionfare a braccia alzate nell’11.a tappa, la Mombuey-Ribeira Sacra Luintra. Dopo di lui ha tagliato il taguardo il colombiano Jhonatan Restrepo, a 28". Terzo Franco Pellizotti a 59”. Nella classifica generale cambia poco, con Simon Yates sempre leader, ma Fabio Aru perde altri 41" dai migliori e ora è 13°.
Le prime due ore di corsa vengono affrontate a ritmo folle dal gruppo, che nonostante tantissimi tentativi (con Vincenzo Nibali tra i più attivi) sembra non decidersi a lasciar partire la fuga buona. Solo dopo un centinaio di chilometri di gara si stacca la fuga che caratterizzerа la giornata. Se ne vanno in 19: Franco Pellizotti (Bahrain-Merida), Nans Peters (AG2R-La Mondiale), Omar Fraile (Astana), Alessandro De Marchi, Nicolas Roche, Dylan Teuns (BMC Racing Team), Rafal Majka (Bora-Hansgrohe), Thibaut Pinot, Lйo Vincent (Groupama-FDJ), Tiesj Benoot (Lotto Soudal), Jack Haig (Mitchelton-Scott), Winner Anacona (Movistar), Ryan Gibbons (Dimension Data), Pierre Rolland (Education First-Drapac), Jhonatan Restrepo (Katusha Alpecin), Sergio Henao (Team Sky), Bauke Mollema (Trek-Segafredo), Sergio Pardilla (Caja Rural-Seguros-RGA) e Mikel Bizkarra (Euskadi-Murias). Tra questi il meglio piazzato in classifica generale è il francese Thibaut Pinot, a 2’33” dalla maglia rossa Yates, che ben presto diventa leader virtuale, con i fuggitivi che arrivano ad avere anche 4’30” di margine. Poi però la Movistar (di Valverde e Quintana) e la Mitchelton-Scott (di Yates) iniziano a tirare e il vantaggio dei 19 diminuisce. Subito dopo il GPM di Alto di Trives, proprio Pinot tenta un’azione insieme a Dylan Teuns. I due accumulano circa 30” sugli altri 17, ma poi vengono nuovamente raggiunti, mentre il gruppo è a circa 3’30”. Sotto la spinta della Movistar il gruppo porta lo svantaggio al di sotto dei tre minuti, mentre in testa alla corsa l’olandese Bauke Mollema tenta l’attacco solitario in discesa, a poco più di 40 km dal traguardo. Il fuggitivo guadagna fino a 25” sugli altri, poi viene raggiunto da Pinot, Haig, Majka, Henao, Roche e dagli italiani Pellizotti e De Marchi: in testa si forma un gruppetto di otto uomini, che diventano nove quando rientra anche Restrepo. In testa ormai non c’è più accordo e, complice la strada in salita, iniziano gli scatti: se ne vanno in tre, De Marchi, Restrepo e Roche, con l’italiano che scatta ancora e si libera dei due compagni di fuga.
De Marchi viene ripreso da Restrepo ai -18 km, ma alle loro spalle gli altri undici non mollano e restano a circa 30”, con il gruppo dei big sempre a poco più di tre minuti. L’azione di De Marchi e Restrepo è buona, tanto che i due aumentano il gap a oltre 50”, mentre dal gruppetto degli undici cercano di evadere Pellizotti e Peters. Ai -4 km l’attacco decisivo di Alessandro De Marchi, che fiacca la resistenza di Restrepo e s’invola verso il successo. L’azzurro della Bmc vince così a braccia alzate con 28” di margine su Restrepo, terzo Pellizotti a 59”. Nel gruppo dei big nel finale si accende la bagarre, con Quintana che attacca ma con gli altri big che riescono quasi tutti a rispondere al suo tentativo. Tra i pochi a farne le spese, purtroppo, l’italiano Fabio Aru, che cede altri 41” agli altri uomini di classifica, scivolando dall’11° al 13° posto nella generale (sempre guidata da Yates con 1” su Valverde) a 1’49” dal leader.